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AstraZeneca si difende: "15 trombosi su 17 milioni di casi". I dati e quello che non torna: cosa sta succedendo

 Vaccino anti-Covid

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L’Agenzia per il farmaco italiana, Aifa, ha sospeso il vaccino anti Covid di AstraZeneca. Varrà in tutta Italia "in linea con quanto deciso da altri Paesi europei", si fa sapere. Lo stop, di cui non si conosce la durata (si attende il parere dell'Ema di domani, martedì 15 marzo, che potrebbe sbloccare subito la situazione), ritarda ancora di più la possibilità di rispettare i tempi della campagna vaccinale: cioè ’immunizzazione dell’80 per cento degli italiani entro il 20 settembre. Da poco è stato consegnato un  milione di dosi che ovviamente non è stato ancora somministrato, mentre le dosi di AstraZeneca già somministrate sono oltre un milione ( 1.093.000). La somministrazione del vaccino AstraZeneca stata fermata anche oggi in Germania, in Francia e poi anche dalla Spagna, ed era stata già sospesa in Danimarca, Norvegia, Bulgaria, Islanda, Irlanda, Paesi Bassie Indonesia. Austria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo, invece, hanno ritirato solo le dosi provenienti da un lotto su cui sono in corso indagini. Gran Bretagna e Canada continuano regolarmente ad utilizzare il vaccino.

Giovedì intanto arriverà un nuovo giudizio sul farmaco da parte dell’Ema. Mentre l'azienda anglo-svedese è intervenuta sulla questione dopo i tanti i casi controversi. Finora in tutta l’Europa e nel Regno Unito, su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, "ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino. Il dato è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati", spiegano dalla società che produce il vaccino.

"La natura della pandemia ha portato a una maggiore attenzione nei singoli casi e stiamo andando oltre le pratiche standard per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali autorizzati nella segnalazione di eventi vaccinali, per garantire la sicurezza pubblica", ha racomandato Ann Taylor, Chief Medical Officer di AstraZeneca. Restano però dei dubbi. In particolare, considerati i dati forniti da AstraZeneca - ovvero 15 trombosi veneree e 22 embolie su milioni di vaccini -, si stenta a capire le ragioni di uno stop così massiccio. A meno che vi siano ulteriori reazioni allergiche ancora da indagare.

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