Coronavirus, "così stravolge il tuo corpo": l'ultimo inquietante effetto collaterale, cosa svelano i capelli
Le conseguenze del coronavirus si fanno sempre più preoccupanti. La rivista scientifica The Lancet ha individuato un nuovo effetto collaterale, frutto di una ricerca condotta dagli scienziati dello Jin Yin-tan Hospital. Diversi studi hanno infatti notato che nel 22 per cento dei casi, entro i sei mesi successivi all’infezione, può verificarsi perdite di capelli. "Questa - spiega Chaolin Huang, dello Yin-tan Hospital - può essere una risposta fisiologica normale e temporanea ad alcuni di eventi stressanti, ma la malattia da nuovo coronavirus potrebbe essere collegata a condizioni come l’alopecia, che invece è irreversibile". Sono stati in totale 1.655 i pazienti ricoverati e dimessi dall’ospedale di Wuhan su cui i ricercatori hanno condotto le proprie indagini. Risultato? In 359 soggetti si è riscontrata una significativa perdita di capelli.
Lingua da Covid, cos'è e come riconoscerla: basta guardarsi allo specchio
Ad avallare l'ipotesi i ricercatori dell’Indiana University School of Medicine. Gli studiosi hanno raccolto a loro volta 1.567 testimonianze online di persone con sintomi a lungo termine da Covid-19, tra questi 423 indicava la caduta dei capelli come uno degli effetti dell’infezione. Una reazione per l’American Academy of Dermatology da imputare al telogen effluvium (disturbo che colpisce il cuoio capelluto), in grado di determinare un’alta percentuale di follicoli che entrano precocemente in fase di riposo.
Ma il Covid-19, per Iain Sallis, potrebbe anche essere collegato all’alopecia areata che provoca chiazze e zone prive di capelli sul cuoio capelluto e, in casi più gravi, all’alopecia diffusa. In questi casi però, la malattia può innescare una risposta autoimmune. "Il nuovo coronavirus - è la risposta di Sallis - ha la capacità di confondere il nostro sistema immunitario. Qualsiasi tipo di shock, fisico, emotivo o psicologico può causare alopecia, quindi Covid-19 può sicuramente essere classificato come un possibile fattore scatenante".