Coronavirus, tutto il giorno davanti a pc, tv e smartphone? Vista a rischio, i danni per gli occhi
Il tempo medio passato davanti allo schermo di televisioni, computer, tablet e smartphone, durante l'emergenza coronavirus ha subito un'impennata. E, in attesa di un graduale ritorno alla normalità, è di fondamentale importanza preservare la vista attraverso tanti piccoli ma importanti accorgimenti quotidiani. Lo scrive la Stampa. Primo consiglio: rilassare i muscoli. Quando si lavora davanti allo schermo di un computer oppure si legge dallo smarphone" - spiega Lucio Buratto, oculista e direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico (Camo)- "la muscolatura dell' occhio è continuamente sollecitata per mettere a fuoco l' immagine nello schermo. Si tratta di un meccanismo autonomo, che noi addetti ai lavori chiamiamo "accomodazione", in cui la contrazione della muscolatura causa l' aumento della curvatura della superficie anteriore del cristallino e permette di creare sulla retina immagini a fuoco di oggetti posti a distanza ravvicinata. Per evitare questa situazione è importante concedersi delle pause che possono variare a seconda della sensibilità di ciascuno. Per rilassare al meglio la muscolatura dell' occhio un esercizio utile, ad esempio, è quello di mettersi alla finestra, osservando oggetti in lontananza per qualche minuto".
Sì a lubrificare: "Un altro problema tipico è la scarsa lubrificazione della superficie oculare. A differenza di chi legge un libro, infatti, l' effetto dello schermo è quello di ridurre notevolmente la produzione del liquido lacrimale. Ammiccare frequentemente, dunque, rappresenta una strategia utile per evitare l' affaticamento oculare, ma anche ricorrere alle lacrime artificiali. Tenere accanto al computer un flaconcino di collirio.
Luci e distanza. "La luce ambientale deve essere omogenea con la luce dello schermo del computer. Guai dunque a lavorare al buio. Occorre regolare bene luminosità e intensità dello schermo per avere una percezione di visibilità massima senza avere però la percezione di un disturbo visivo da abbagliamento e tra occhi e schermo devono esserci almeno 60 centimetri", spiega lo specialista.