Tumori. Guida per i malaticon oltre 1.200 strutture

La nuova 'Oncoguida' è oggi il centro di informazione più ricco ed esaustivo sulle risorse sanitarie in ambito oncologico nel nostro Paese
di Maria Rita Montebellidomenica 11 maggio 2014
Tumori. Guida per i malaticon oltre 1.200 strutture
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Oncoguida, nata nel 2009 come progetto dell’Associazione Italiana Malati di Cancro (AIMaC), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal Ministero della Salute, è uno strumento che risponde alle esigenze più comuni dei malati di cancro, dei loro famigliari ed amici, per identificare rapidamente le strutture italiane specializzate nella diagnosi e cura dei tumori e le associazioni di volontariato che offrono sostegno psicologico, riabilitazione, assistenza sociale e previdenziale. Oncoguida non è solo la mappa dei centri di diagnosi e cura ma si completa con una sezione di FAQ, che rappresentano le risposte alle domande più frequentemente poste dai malati e dai loro familiari ed amici riguardo agli strumenti di tutela giuridica in ambito lavorativo, previdenziale, socio-economico ed assistenziale. L’esperienza acquisita negli anni ha indotto ad avviare nel 2011 una approfondita ristrutturazione del servizio, avvalendosi della collaborazione di SICO (Società Italiana di Chirurgia Oncologica), AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Federsanità ANCI, FAVO (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e delle Direzioni Generali del Sistema informativo e statistico sanitario e della Comunicazione e relazioni istituzionali del Ministero della Salute, nonché utilizzando nuove tecnologie con la determinante collaborazione di DS Medigroup (società specializzata nelle applicazioni di rete per la medicina). Ciò è stato possibile con l'inserimento di Oncoguida nel Progetto "Servizio Nazionale di Informazione in Oncologia" finanziato da Alleanza Contro il Cancro e dal Ministero della Salute nell'ambito del Programma Straordinario Oncologia 2006. La nuova Oncoguida è oggi il centro di informazione più ricco ed esaustivo sulle risorse sanitarie in ambito oncologico nel nostro Paese: 1206 Strutture sanitarie (Aziende ospedaliere, IRCCS, ASL, Policlinici universitari), 3947 Reparti, 16991 Medici, 866 Associazioni di volontariato. Oncoguida è aggiornata quotidianamente e in tempo reale grazie all’attività di un team esperto che, supportato da un importante Sistema Informativo della Sanità Nazionale realizzato da DS Medigroup in collaborazione con FEDERSANITA’ ANCI garantisce una costante e verificata qualità del dato. A completamento delle informazioni la costante attività sul territorio di AIMaC che monitora le circa novecento associazioni di volontariato presenti nel nostro paese. “Nel corso dell'aggiornamento - ha spiegato il presidente Aimac, Francesco De Lorenzo - sono state prese in considerazione, in ogni regione, le strutture ad alto volume di attività che, inoltre, avessero anche un approccio multidisciplinare alla malattia. Nello specifico - ha proseguito De Lorenzo - sono state analizzate le schede di dimissione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, aventi come causa principale di dimissione una patologia oncologica. Sono state inoltre individuate le procedure diagnostiche e/o chirurgiche considerate necessarie al trattamento del caso. I dati emersi da queste valutazioni hanno portato alla definizione, in base a dei livelli minimi individuati, dei cosiddetti Centri ad alto volume di attività, ai quali sono stati assegnati dei bollini verdi. Le patologia tumorali prese in esame sono state colon-retto, tessuto connettivo, esofago, fegato colecisti e vie biliari, mammella, ossa, ovaie, pancreas, pleura e polmone, prostata, rene, sistema nervoso centrale, stomaco, testicoli, tiroide, utero (collo e corpo), vescica e vie urinarie, linfomi mieloma multiplo e leucemie linfatiche, altre leucemie, testa e collo. Oncoguida - ha sottolineato De Lorenzo - è pertanto frutto di un'accurata validazione dei risultati grazie ai quali forniamo ai malati informazioni sui centri con maggiore affidabilità e adeguato standard assistenziale, sia nella pratica clinica che nell'utilizzo di corretti modelli organizzativi, assicurati da un elevato numero di casi trattati". "Il fatto che i centri indicati nella Oncoguida non siano moltissimi - ha sottolineato il ministro della salute Beatrice Lorenzin - non è un male perche' non e' possibile pensare di avere ogni tipo di servizio sanitario sotto casa. Accorpare i centri per le cure complesse è necessario - non solo per la sostenibilita' del sistema sanitario, ha proseguito, ma anche - per garantire la qualità dei servizi offerti. L'importante è garantire la presenza sul territorio di servizi che accompagnino i pazienti nelle fase non acute della malattia, anche nel caso dei tumori, con centri presso i quali poter proseguire le terapie. Questa guida - ha aggiunto - è un valido aiuto anche nella lotta alle autodiagnosi e all'autocura, tendenza sempre più diffuse anche per via delle tante informazioni disponibili online. Dobbiamo andare avanti anche con il Piano nazionale tumori e - ha concluso - con il Patto per la salute". (I. SER.)