Una tecnologia migliora l’aderenzaalla terapia dei pazienti con BPCO

di Maria Rita Montebellidomenica 28 settembre 2014
Una tecnologia migliora l’aderenzaalla terapia dei pazienti con BPCO
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Supportare il medico e il farmacista nella spiegazione al paziente con BPCO delle modalità di utilizzo dell’inalatore: è questo l’obiettivo dell’App Genuair sviluppata da Almirall, la prima app per smartphone dedicata ad un singolo device. Genuair è, un nuovo device/inalatore multi-dose a polvere secca precaricato con 60 dosi (per un mese di trattamento) e pronto all’uso, che eroga l’aclidinio bromuro, farmaco anti-muscarinico a lunga durata d’azione, recentemente resosi disponibile come trattamento broncodilatatore di mantenimento per alleviare i sintomi in pazienti adulti affetti da BPCO. Il tutorial audio-visivo e i contenuti multimediali della App Genuair sull'utilizzo del device, forniscono un innovativo aiuto a Medici e Farmacisti nella relazione con il paziente affetto da BPCO al fine di garantire l’appropriato e corretto utilizzo dell’inalatore. “L’aderenza al trattamento è tragicamente bassa in tutte le malattie croniche - afferma Giorgio Walter Canonica, professore di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Allergologia presso l’IRCCS AOU San Martino, Università di Genova e Presidente eletto INTERASMA-Global Asthma Association - ma nel caso delle malattie ostruttive bronchiali la situazione viene ulteriormente complicata dall’impiego dell’inalatore necessario per la somministrazione dei farmaci. Infatti - continua Canonica - i dati scientifici dimostrano come sia cruciale il corretto uso del device/inalatore per una corretta terapia. Per ottenere ciò si impone EDUCAZIONE, EDUCAZIONE ,EDUCAZIONE”. “Consideriamo che “in primis” il medico, ma oggi anche il Farmacista, sono tenuti a conoscere e a saper spiegare al paziente il corretto funzionamento dell’inalatore - conclude Canonica - Questo momento educazionale necessita di essere ripetuto più volte, e in alcuni casi, magari legati all’età del paziente, ancora più volte. Ogni potenziale possibilità di implementare l’aderenza alla terapia bronchiale, come attraverso le “nuove” tecnologie quali le App, è, e deve essere, più che benvenuta”. Una patologia diffusissima. Colpisce circa un adulto su 10: solo in Italia sono oltre 2.600.000 i pazienti affetti da BPCO, patologia che si pone al sesto posto tra le malattie croniche presenti nel nostro paese. Le malattie dell’apparato respiratorio rappresentano la terza causa di decesso in Italia e la BPCO è responsabile di circa il 50% dei decessi provocati da malattie respiratorie. E pur essendo una patologia ad alta prevalenza una recente analisi condotta nell’ambito del Progetto Aderenza Pazienti - P.A.P - , ha evidenziato come la consapevolezza della BPCO sia insoddisfacente; rimanendo relativamente sconosciuta alla popolazione e che la gestione della patologia sembra essere tutt’altro che ideale. Infatti, nonostante esistano trattamenti efficaci per la BPCO essa risulta ancora non adeguatamente trattata e uno dei maggiori problemi correlati è la mancanza di aderenza al trattamento del paziente. Secondo l’OMS l’aderenza dei pazienti alle terapie di lungo termine è in media del 50%. Inoltre numerosi studi riportano che circa il 60% dei pazienti con BPCO non segue la terapia prescritta6. Il trattamento della BPCO comporta l’impiego di terapie inalatorie e conseguentemente l’impiego di un inalatore e la conoscenza del suo corretto funzionamento. Nel corso del trattamento il paziente può inoltre incontrare difficoltà nell’impiego del device con rischio di sotto-trattamento o maluso. L’uso improprio del device ha inevitabili conseguenze sia sullo stato di salute del paziente che sull’intero sistema sanitario. Anche i risultati di una recente pubblicazione suggeriscono che tra i pazienti con asma e BPCO è diffusa una scarsa aderenza alle terapie per via inalatoria. I dati mostrano, per di più, che la soddisfazione del paziente nei confronti del proprio inalatore ha positive ripercussioni su una sua maggiore aderenza alla terapia, sui risultati clinici e sui costi del trattamento. Emerge da questi dati l’importanza non solo di device facili da utilizzare ma anche del training al paziente, specialmente - ma non solo - al primo utilizzo, che possa migliorare l’aderenza al trattamento. L'applicazione di un intervento multifattoriale - che comprenda informazioni sulla patologia, promemoria sulle dosi, rinforzo con materiali audiovisivi, focus sull’aspetto motivazionale e tecniche di allenamento per l’inalazione - per i pazienti con BPCO sottoposti a terapia inalatoria può portare ad un aumento del 25% dell’aderenza alla terapia. (G. TAGL.)