LEO Pharma in Italia: impegno per una pelle sempre più sana

Intervista con Paolo Cionini, General Manager LEO Pharma Italia, sui risultati dei primi 30 mesi di presenza dell’azienda nel nostro paese
di Maria Rita Montebellimartedì 29 luglio 2014
LEO Pharma in Italia: impegno per una pelle sempre più sana
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LEO Pharma ha avviato la sua presenza operativa in Italia a gennaio 2012 in un momento contrassegnato da una forte crisi economica che scoraggiava gli investimenti da parte delle aziende estere. Su quali elementi si basava e si basa la fiducia di LEO Pharma per investire in Italia? In linea con il percorso d’internazionalizzazione dell’azienda, che in pochi anni ha aperto filiali un po’ in tutto il mondo, nasce LEO Pharma Italia, seppur in controtendenza rispetto alla situazione economica, non solo italiana ma globale. L’Italia rappresenta un mercato importante per la farmaceutica e, grazie alla riconosciuta competenza e professionalità dei medici e al ruolo attivo dei pazienti può ancora, sebbene in un contesto di marketing interno all’azienda sempre più competitivo dovuto al quadro mutevole e incerto del nostro Paese, essere attrattiva per gli investitori stranieri. Per noi lo è stata e continua a esserlo. Certo sono stati anni difficili per un settore che ha subito negli ultimi 10 anni circa 40 manovre, tutte volte a contenere la spesa farmaceutica, spesso con gravi ripercussioni sulla nostra industria. Ma questo Governo ci dà speranza: vediamo, infatti, segnali positivi che ci inducono a proseguire su questa strada e che ci danno la forza, nei confronti del nostro Headquarter, di richiedere risorse per gli anni futuri. Siamo sicuri che, attraverso un quadro politico certo e stabile che sappia valorizzare le eccellenze italiane nella ricerca e nella produzione da un lato e sappia accogliere e non respingere gli investimenti europei dall’altro, possiamo continuare a crescere, competere e rafforzare gli investimenti sul territorio. A 30 mesi di distanza, quali sono i risultati di questa scommessa? Questi primi 30 mesi di attività sono stati sicuramente molto sfidanti e faticosi, ma anche ricchi di soddisfazioni e vissuti con grande entusiasmo. Abbiamo cominciato da zero e costruito, passo dopo passo, un’azienda che oggi conta più di 80 persone tra sede e territorio e che ha lanciato due farmaci per la cura di importanti patologie della cute. LEO Pharma è leader in dermatologia e ha come obiettivo aiutare i pazienti ad avere una pelle più sana. Ecco, questo per noi è il vero successo: fare la differenza nel trattamento della psoriasi lieve e moderata e, da pochi mesi, della cheratosi attinica, una forma di tumore della pelle poco conosciuta che oggi può essere trattata con un farmaco innovativo ed efficace frutto della ricerca LEO Pharma. Questi traguardi sono stati raggiunti grazie anche alla collaborazione e alla partnership con le principali associazioni scientifiche dermatologiche e con le Istituzioni: attori fondamentali per la crescita e lo sviluppo della nostra azienda. In tal senso abbiamo avviato un dialogo costruttivo e costante nel rispetto dei ruoli e in un’ottica di sostenibilità dell’accesso ai farmaci nel comune interesse dei pazienti. Perché sono loro i veri protagonisti e in questi anni abbiamo cercato di stare al loro fianco, di conoscere i loro bisogni e di porci come interlocutori attenti e responsabili. LEO Pharma da più di mezzo secolo si è specializzata nelle terapie per le malattie dermatologiche ad alto impatto sociale. Quali sono in particolare le aree della Dermatologia nelle quali LEO Pharma ha fatto la differenza in Italia e nel mondo? LEO Pharma vanta una storia di successo lunga più di cento anni e, da oltre 50, si è specializzata in Dermatologia. Ne abbiamo fatta di strada da quando due farmacisti, nel 1908, hanno fondato l’azienda aprendo un laboratorio dedicato alla produzione di farmaci antibiotici e soluzioni fisiologiche. Oggi LEO Pharma è una realtà globale che, grazie alla sua particolare forma di governance e al suo assetto giuridico caratterizzato dall’istituzione della Fondazione LEO che controlla totalmente l’azienda, può vantare basi solide e durature e mantenere la sua indipendenza da soggetti esterni all’azienda. Inoltre, la Fondazione reinveste in LEO Pharma tutti i profitti dedicando il 14% degli utili alla ricerca e sviluppo di nuovi farmaci, ed è proprio per questo che possiamo dire oggi di essere leader mondiali in ricerca e sviluppo per il trattamento delle patologie della pelle, in particolare della psoriasi lieve e moderata e della cheratosi attinica. La psoriasi lieve o moderata, che colpisce in Italia circa 2 milioni di persone, oggi può essere tenuta sotto controllo grazie ad una formulazione in gel che abbiamo studiato per andare incontro alle esigenze dei pazienti e agevolare l’aderenza alla terapia, che sappiamo essere un ostacolo alla cura di questa malattia che condiziona pesantemente la vita dei pazienti. Ma la nostra ancor più recente e vera innovazione è rappresentata da un gel per la cura della cheratosi attinica, una lesione tumorale della pelle dovuta ad una prolungata esposizione al sole che, se trascurata, può evolvere in una forma tumorale ancora più pericolosa come il carcinoma squamoso invasivo. Oggi, grazie alla ricerca LEO Pharma, possiamo dire di aver compiuto un grande passo avanti nella direzione del paziente che ha a disposizione un farmaco, rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, e che, attraverso una terapia domiciliare di soli due/tre giorni, gli consente di prendersi cura della salute della sua pelle. Fino ad oggi, al contrario, le cure erano lunghe o dolorose e, per questo mal tollerate o, peggio, non attuate. Inoltre, grazie a questo trattamento, anche il sistema sanitario nazionale può risparmiare importanti risorse ospedaliere. Questo risponde all’esigenza delle Istituzioni di garantire una prevenzione efficace e allo stesso tempo sostenibile. Queste due novità terapeutiche sono in linea con la filosofia della nostra azienda che è quella di prendersi cura del paziente a 360 gradi valutando cioè anche quelle che sono le ricadute della patologia sulla sua vita sociale. Crediamo, infatti, che solo mettendoci nei loro panni possiamo studiare soluzioni veramente a misura di paziente. Quali sono i traguardi per i prossimi 30 mesi? E quali sono gli obiettivi a lungo termine? Quello che abbiamo costruito in questi 30 mesi si è reso possibile grazie al lavoro di team di una squadra motivata e coraggiosa che non si accontenta dei risultati raggiunti ma cerca ogni giorno di migliorarsi e di spingersi oltre. Siamo ancora ‘giovani’ e il nostro obiettivo, per i prossimi 30 mesi, è quello di consolidare la nostra presenza sul mercato perseguendo un modello diverso di fare azienda. Un modello che si deve basare sulle partnership con i nostri stakeholders e sulla centralità del paziente per poter meglio comprendere le sfide che le patologie, soprattutto quelle croniche, rappresentano, individuando insieme le soluzioni migliori. Crediamo che il vecchio modello farmaceutico sia superato e che vada sostituito con un modello più agile, dinamico e flessibile che tenga conto del nuovo scenario. Basta pensare a com’è cambiato il Servizio Sanitario Nazionale, sempre più impegnato nel contenimento dei costi e che guarda alla sanità da un punto di vista diverso, con uno spostamento delle cure primarie sul territorio, con prestazioni e servizi fuori dall’ospedale. Per non parlare della regionalizzazione e del mondo dell’associazionismo e di come stanno cambiando gli influenzatori. Tutto questo non può non portare a considerazioni profonde e a un modo diverso di fare business che tenga conto di queste dinamiche. Ma anche alla luce di questi cambiamenti il nostro obiettivo è stato e continuerà ad essere quello di raggiungere l’eccellenza in campo dermatologico sia in termini di efficacia che di praticità d’uso dei nostri farmaci, così da garantire terapie innovative e facili da usare, in grado di trattare le patologie cutanee e migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti. Il nostro obiettivo a lungo termine quindi non cambia: rimane il paziente e la ricerca continua di soluzioni sempre più ‘su misura’ per una pelle sana. (GUGLIELMO BELLISSIMO)