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Sfatato il mito dell’attore porno per l'uomo non è più un modello

Una ricerca di GFK, condotta nell’ambito della campagna 'Ticket to Love' promossa da IBSA Farmaceutici Italia, rivela alcuni aspetti assai curiosi del rapporto tra l’uomo adulto e la pornografia
di Maria Rita Montebelli domenica 15 luglio 2018

3' di lettura

Appena il 16 per cento dei maschi italici over 35 desidererebbe essere come un attore porno; il 59 per cento riconosce che si tratta per lo più di un mondo finto, e il 70 per cento ritiene che le performance dei film a luci rosse non siano rappresentative della virilità e non aiutino ad avere successo con le donne. Nella ricerca sulla nuova identità sessuale maschile, condotta su un campione di 1000 uomini tra i 35 e i 70 anni con il supporto di IBSA Farmaceutici Italia nell’ambito della campagna 'Ticket to Love', Gfk ha tracciato il quadro di un maschio adulto emancipato, che non ambisce a prestazioni esagerate o inverosimili e che tiene in particolare considerazione il piacere della donna (per il 62 per cento soddisfare il piacere di lei è una priorità). L’uomo e gli stimoli sessuali. Il 58 per cento degli uomini intervistati si sente quotidianamente esposto a stimoli sessuali. Se in passato giornaletti cartacei e Vhs erano i principali strumenti artificiali di diffusione e ricerca di stimoli erotici, questi vengono percepiti oggi come decisamente obsoleti e scalzati dal web, fonte pressoché inesauribile di contenuti sessuali in grado di incontrare qualunque preferenza e gusto. Internet, infatti, viene indicato dal 51 per cento degli intervistati come il principale strumento di ricerca tanto di stimoli sessuali quanto di informazioni sul sesso. Il mondo della pubblicità, a differenza del passato, non figura più tra le principali fonti di stimoli erotici (viene indicato infatti solo dal 9 per cento degli intervistati), ormai surclassato dalla televisione (indicata dal 21 per cento del campione) e dagli stimoli provenienti dal mondo vissuto (37 per cento anch’essi). Infine i social media, per la fascia d’età considerata, vengono poco associati al sesso: solo il 12 per cento degli uomini, infatti, si ritiene bersagliato da stimoli sessuali provenienti dai social. Quando desiderio ed erezione non sono collegati. Per l’88 per cento degli uomini over 35 il sesso rimane una componente centrale della vita. Nonostante sia cambiato fortemente lo scenario mediatico legato al sesso, infatti, l’uomo continua a cercare attivamente stimoli sessuali e ad esserne bersaglio; questo anche quando, in particolare con l’avanzare dell’età, ogni uomo può scoprire che desiderio ed erezione non sono più così facilmente collegati. Il 51 per cento degli intervistati ha infatti conosciuto la défaillance sessuale almeno una volta nella vita, mentre per il 13 per cento si tratta di un problema che si presenta in maniera intermittente o cronica (da una volta su quattro a ogni rapporto). Il sildenafil, la prima pillola per l’erezione, ha rappresentato giusto 20 anni fa una vera  rivoluzione, arrivando a vivere, oggi, una trasformazione che asseconda bisogni della coppia. “Le donne, in questi 20 anni, non hanno per nulla fatto pace con una medicina che continuano troppo spesso a vivere come una sconfitta del loro sex appeal - ha commentato il professor Emmanuele A. Jannini, ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica dell’Università 'Tor Vergata' di Roma e presidente dell’Accademia Italiana di Salute della Coppia - Ed ecco, assieme a quella del maschio, la metamorfosi del sildenafil: un film oro-dispersibile che si tiene nel portafoglio. Una medicina travestita da 'ticket to love'. 'Ticket to Love' è la campagna di sensibilizzazione dedicata al benessere sessuale maschile sostenuta da IBSA Farmaceutici Italia. Soggetto ai rapidi cambiamenti della società attuale, il maschio contemporaneo si ritrova, infatti, a volte ancora incerto e disorientato anche di fronte alla necessità di riconnettere desiderio ed erezione. Il 'Ticket to Love', infatti, è un nuovo strumento terapeutico nato con l’obiettivo di riportare la sfera della sessualità in quella dimensione di naturale semplicità e leggerezza necessaria per vivere al meglio la propria identità e libertà di coppia. (ANDREA COEN TIRELLI)

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