Come mangiare con le MiciTutti i consigli in un volume

‘La dieta antinfiammatoria per l’intestino’ di Silvio Danese, è il libro che si propone di fornire un aiuto ai pazienti affetti da questo gruppo variegato di patologie, a partire da un aspetto cruciale della loro gestione, l’alimentazione
di Maria Rita Montebellidomenica 16 dicembre 2018
Silvio Danese

Silvio Danese

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Oggi le Malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici) sono sempre più diffuse, e il numero di persone affette da disturbi intestinali non meglio identificati è in continuo aumento. Servono dunque nuovi strumenti per i pazienti, per aiutarli a convivere meglio con questo vasto range di fastidiosi disturbi, a cominciare da una ‘guida’ per alimentarsi al meglio. A questa esigenza risponde il volume – edito da Demetra edizioni - ‘La dieta antinfiammatoria per l’intestino’ di Silvio Danese, responsabile del Centro per le Mici dell’Humanitas research hospital di Rozzano (MI) e presidente eletto della European crohn’s and colitis organisation. Lo scopo di questo volume è fare chiarezza su sintomi, diagnosi, terapie e trattamenti, e proporre un programma alimentare per alleviare i fastidi e preservare la salute dell’intestino. Un libro che intende fornire risposte chiare su quale sia la dieta più corretta da seguire a seconda dei disturbi e propone un programma alimentare per mangiare in modo bilanciato nella quotidianità favorendo l’equilibrio intestinale, e lo fa fornendo le linee guida sulle diete di eliminazione - come la dieta a basso contenuto di lattosio, quella a basso contenuto di fibre, le diete liquide, le diete a base di prebiotici e probiotici – e illustrando trucchi e strategie per favorire un benessere quotidiano: quali sono gli alimenti da incrementare, quali quelli da ridurre e come evitare carenze nutrizionali. A proposito di alimenti, ecco un breve elenco in 10 punti che enumera alcuni cibi suggeriti e sconsigliati per le persone affette da Mici. (MATILDE SCUDERI) CIBI NO 1. Cibi pronti: i cibi pronti sono pieni di additivi, conservanti, coloranti, esaltatori di sapidità, tutte sostanze che favoriscono l’infiammazione. Sono da evitare il più possibile tutti i prodotti precotti, in scatola o surgelati, come zuppe e sughi pronti, pesce e pollo impanato, hamburger – di carne o vegetali – già pronti e congelati. 2. Dolci e snack industriali: dolci industriali, brioches, snack dolci e salati spesso hanno un elevato contenuto di grassi trans. Questi grassi si formano durante i trattamenti industriali degli oli vegetali presenti nei prodotti trasformati e portano a un aumento dei livelli di colesterolo cattivo (Ldl) nel sangue. 3. Bibite zuccherate e alcolici: bibite analcoliche e succhi di frutta confezionati sono molto ricchi di zuccheri semplici e anche di caffeina - per esempio le bevande a base di cola o le aranciate - sostanze che vanno limitate in generale, ma a maggior ragione da parte di chi soffre di infiammazione intestinale. un eccesso di alcol contribuisce all’infiammazione dell’organismo, quindi è consigliabile evitarlo se si è affetti da Mici. 4. Gomme da masticare e caramelle: gomme, caramelle dure, mentine e gelatine contengono dolcificanti alcolici come il sorbitolo, il mannitolo, lo xilitolo e gli idrolizzati di amido idrogenato. Gli zuccheri alcolici vengono scarsamente assorbiti e fermentati nel colon, contribuendo alla produzione di gas, crampi e gonfiore addominale, diarrea. 
 5. Caffè e prodotti contenenti caffeina: nelle persone affette dalle Mici, il consumo di caffeina stimola la motilità intestinale e, di conseguenza, può portare a un’aumentata frequenza delle scariche diarroiche. Vanno dunque evitati caffè e tè, bevande energizzanti come il guaranà e alcune varietà di birra, al cui interno è presente, in dosi variabili, la caffeina. CIBI SÌ 1. Cereali: i cereali sono alimenti naturalmente infiammatori. Vanno consumati integrali - eccetto che in fase acutizzante di Mici - perché sono ricchi di fibre, minerali, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B e mantengono stabili i valori della glicemia. Quindi via libera a orzo, grano saraceno, avena, segale, farro, grano, riso, quinoa, amaranto ecc. 2. Olio extravergine di oliva: grazie alla sua concentrazione di grassi monoinsaturi, vitamina E e polifenoli, l’olio extravergine di oliva riduce la formazione di molecole pro-infiammatorie. 3. Frutta secca: frutta secca e semi oleosi sono fonti di preziosi nutrienti come proteine, fibre, vitamine, ma soprattutto di acidi grassi essenziali Omega-3, di cui sono particolarmente ricchi le noci, i semi di lino e i semi di Chia.  4. Pesce azzurro: sgombri, alici, sardine, sono ottime fonti di acidi grassi essenziali Omega-3, composti che hanno una funzione antinfiammatoria e anche la capacità di stimolare la produzione di mediatori antiinfiammatori - cioè di composti che influenzano la risposta immunitaria dell’organismo agli agenti nocivi, quali l’acido eicosapentaenoico (Epa) e l’acido docosaesaenoico (Dha). 5. Spezie: ottimi antinfiammatori sono anche le spezie, come la curcuma che è antiossidante o lo zenzero che ha proprietà antiulcerose. Chi soffre di infiammazione gastro-enterica deve usare però delle accortezze per evitare disturbi, per esempio usando il curry dolce invece di quello piccante.