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Aderenza e persistenza della cura “Quale l’impatto sugli esiti clinici?”

Esperti e amministratori a confronto in un evento organizzato martedì 10 dicembre al palazzo della Regione Veneto in Fondamenta Santa Lucia, 23 con il contributo non condizionato di Amgen, Chiesi, Ipsen e Takeda
di Maria Rita Montebelli domenica 8 dicembre 2019

2' di lettura

Quasi 7 milioni di persone in Italia sono colpiti da malattie croniche, tra cui le principali sono le cardiopatie, il diabete, la BPCO, la depressione e l’artrite reumatoide. In buona parte vi sono terapie che garantiscono una buona qualità di vita e una cura in grado di controllare la malattia, ma molti pazienti non aderiscono ai trattamenti o li abbandonano dopo un breve periodo. Infatti si stima che solo la metà dei pazienti assuma i farmaci in modo corretto e i ‘non aderenti’ superano il 70 per cento fra gli anziani, che spesso sono colpiti da diverse malattie e affrontano maggiori difficoltà nel seguire le indicazioni del medico per vari motivi, tra cui la plurifattorialità della loro patologia con l’assunzione di più farmaci ogni giorno, la carenza di assistenza che permetta l’assunzione corretta della terapia e una non corretta informazione da spiegazioni sbrigative e non pienamente comprese. Il problema dell’aderenza terapeutica non riguarda solo i farmaci, ma anche i consigli per adottare uno stile di vita sano, e ogni atto assistenziale, compreso quello infermieristico, volto a modificare le abitudini e la routine terapeutica dei pazienti, spesso incontra una resistenza o un abbandono della terapia stessa o di adeguati stili di vita. In Italia, solo il 57,7 per cento dei pazienti aderisce ai trattamenti antipertensivi, il 63,4 per cento alle terapie ipoglicemizzanti per la cura del diabete, il 40,3 per cento alle cure antidepressive, il 13,4 per cento ai trattamenti con i farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie e il 52,1 per cento alle cure per il controllo dell’artrite reumatoide. Percentuali che non hanno subito variazioni di rilievo nel corso degli anni, con notevoli costi clinici e sociali. Basti pensare che negli Stati Uniti la mancata aderenza causa sprechi per circa 100 miliardi di dollari ogni anno e in Europa si stimano 194.500 decessi e 125 miliardi di euro l’anno per i costi dei ricoveri dovuti a questo problema. Per analizzare il fenomeno e contribuire al suo superamento con proposte innovative Motore Sanità ha organizzato un evento a Venezia il 10 dicembre. (MARCO BIONDI)

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