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Regione Lazio, convegno sul contrasto alle infezioni correlate all’assistenza

Per qualcuno sarà una sorpresa, per altri la conferma di un grave stato di cose rilevato da tempo dalle autorità nazionali e internazionali: in Italia le infezioni ospedaliere uccidono più degli incidenti stradali
di Maria Rita Montebelli martedì 14 gennaio 2020

2' di lettura

Il nostro Paese si distingue (in negativo) per la diffusione di microrganismi multiresistenti, dovuta sia all’insufficienza delle misure preventive per ostacolarne e contrastarne la circolazione, sia per l’uso inappropriato di antibiotici nel campo della salute animale e umana. Il problema – del quale si dibatte ormai da tre decenni e che negli ultimi anni è balzato ai primi posti dell’agenda delle istituzioni sanitarie, come attesta il Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza (Pncar) 2017-2020, approvato il 2 novembre 2017 – mantiene tutta la sua urgenza, con particolare riferimento alla tematica delle infezioni correlate all’assistenza (Ica), che costituisce ancora oggi uno dei maggiori problemi per la sanità pubblica italiana, con oltre mezzo milione di  casi l’anno. Ancora oggi le infezioni presenti negli ambienti ospedalieri e nei luoghi di cura annessi (come i day hospital e gli ambulatori infusionali) rappresentano dunque un problema denso di insidie per tutti i pazienti e in particolare per  le tipologie di pazienti fragili e ad alto rischio, come ad esempio i malati oncologici, quelli onco-ematologici e quelli in terapia intensiva.  Un problema che è molto spesso evitabile attraverso scelte preventive appropriate. Ed è proprio questo il  tema del convegno Lotta alle infezioni correlate all’assistenza organizzato da Motore Sanità in collaborazione  la Regione Lazio che si terrà a Roma, nella sede della stessa regione (Sala Tevere, Via Cristoforo Colombo, 212) il prossimo giovedì 23 gennaio, con inizio alle ore 8. La gravità delle infezioni contratte dai pazienti ospedalizzati, spiega una nota di presentazione dell’evento di Motore Sanità, fa rientrare la prevenzione e il controllo delle Ica come argomento principe nel più ampio capitolo del risk management. Infatti a oggi inoltre molti dei contenziosi ospedalieri sono generati purtroppo da infezioni gravi che fanno fallire interventi chirurgici ad alta complessità seppur tecnicamente eseguiti in maniera ottimale. I casi segnalati in Europa ogni anno di sole infezioni del sito chirurgico sono 518 mila e si stima che tra il 15 ed il 30 per cento di queste sia prevenibile. Tra i fattori di rischio di infezione, collegati all’utilizzo delle tecnologie sanitarie, solo per fare un esempio, si colloca al secondo posto una causa evitabilissima, l’inappropriata pulizia degli endoscopi, utilizzati ormai quotidianamente in tutti gli ospedali. (STEFANO SERMONTI)

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