Il latte intero: dove sta la verità? Infatti a lungo è stato guardato con sospetto, soprattutto per la presenza di grassi saturi, oltre che degli zuccheri naturalmente presenti. Infine i timori legati all’intolleranza al lattosio: insomma spesso viene bollato come scelta non salutare.
Ma le cose non stanno proprio così: se parte integrante di una dieta equilibrata e bevuto da persone in salute, il latte intero non è un rischio e, anzi, offre importanti apporti nutrizionali. Negli ultimi anni, infatti, la scienza della nutrizione ha iniziato a mettere in discussione l’idea che tutti i grassi saturi siano ugualmente dannosi.
Rispetto alle versioni scremate, il latte intero ha una maggiore concentrazione lipidica, che può favorire un senso di sazietà più duraturo e aiutare nel controllo dell’appetito. Non solo: alcune ricerche hanno rilevato una correlazione tra l’assunzione regolare di latte intero e un indice di massa corporea più basso. Un dato che “suggerisce un potenziale beneficio nelle diete e nella gestione del peso”.
Non mancano indizi neppure su un possibile ruolo protettivo rispetto al diabete di tipo 2 e ad alcune patologie cardiovascolari, anche se in questo campo la comunità scientifica chiede ulteriori studi di lunga durata per arrivare a conclusioni definitive. Oltre a tutto ciò, il latte intero è anche una valida fonte di vitamine liposolubili come la A e, in quantità minore, la D, che “si assorbono meglio proprio in presenza di grassi”.
Pregi e pregiudizi, perché il sale si avvicina all'assoluto
Prendete la vostra pasta preferita, qualità e taglio di carne prediletti, il sushi (non si intende quello massiva...Come accade per molti altri cibi, anche qui la parola d’ordine è equilibrio. Una tazza da 200 ml di latte intero contiene circa 130 kcal e 8 grammi di grassi, oltre la metà dei quali sono saturi. Stando alle raccomandazioni generali, in una dieta da 2mila kcal al giorno non andrebbero superati i 13-15 grammi di grassi saturi totali. Questo significa che “una porzione al giorno di latte intero può tranquillamente rientrare in un regime alimentare sano”. Ma questo a patto che non si eccede con altri alimenti ricchi di grassi saturi.