Passata di pomodoro, sicuri che sia fresca? Ecco il trucco per scoprirlo
La passata di pomodoro è uno di quegli alimenti che sulle tavole degli italiani non può mancare. Si può preparare e consumare in moltissimi modi: è il condimento perfetto per i piatti semplici e veloci. Ma non tutti hanno il tempo - e la voglia - di preparare il sugo in casa. Perciò acquistare la passata di pomodoro industriale si rivela spesso un'ottima alternativa.
Ma come capire se si tratta di un prodotto di buona qualità? Esiste un trucco infallibile, capace di testare la freschezza della passata. Sopra ogni tappo è impresso un codice alfanumerico. Si tratta di una serie di numeri e di lettere che indica il mese di inscatolamento del prodotto. Dopo la lettera "L" - che sta per "Lotto" -, ci sono una lettera e un numero che indicano rispettivamente l'anno di produzione e l'intervallo di tempo trascorso tra la raccolta dei frutti e la loro lavorazione. "J" per il 2019, "E" per il 2020, "U" per il 2021, "F" per il 2022, "M" per il 2023 e "G" per il 2024. Il numero riportato subito dopo, invece, indica il periodo tra la raccolta e la lavorazione in termini di giorni, quindi quanto tempo i pomodori sono stati stoccati nelle celle frigorifere. Più il numero è basso, più corto è il periodo intercorso, più fresca risulta la passata.
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C'è dell'altro. Come riporta il Corriere, dobbiamo prestare attenzione anche alla provenienza degli ingredienti. Per un prodotto made in Italy, per esempio, sull'etichetta deve esserci scritto "100% pomodoro italiano" o "origine: Italia". Poi c'è da controllare la lista degli ingredienti. Nelle passate di pomodoro più naturali l’unico conservante è l’acido citrico e una limitata quantità di sale. Infine, il sottovuoto. Il barattolo, per conservare la freschezza, non deve essere stato aperto in precedenza.
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