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Insonnia, attenzione al colore della luce: perché non riuscite a dormire

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Da quando computer, smartphone e iPad sono parte integrante della nostra vita, dormire durante il riposo notturno è diventato sempre più difficile. Nel nostro cervello è presente una sorta di orologio biologico che è programmato per reagire alla luce del sole, il cui colore cambia nel corso della giornata. Al mattino e alla sera la luce è rosata, mentre nelle ore pomeridiane è più bianca perché contiene anche una radiazione blu.

Il cervello registra in automatico il colore della luce e regola la nostra routine giornaliera attraverso la produzione di ormoni. Quando la luce è bianca o blu, significa che è arrivato il momento di svegliarsi ed essere attivi. Al contrario, il colore rosato indica che è tempo di riposarsi. Per questo motivo, la sera la ghiandola pineale inizia a produrre melatonina. È un ormone che regola il ciclo del sonno, ma ha un pessimo rapporto con la luce blu. Per questo occorre fare molta attenzione alle lampade che utilizziamo nelle nostre case. Se le luci sono molto bianche (quindi hanno una componente blu), l’orologio biologico si confonde e arresta la produzione di melatonina, così noi non ci addormentiamo. Troppa luce fa male.

 

 

Ma come si combatte l'insonnia? È necessario evitare le lampade bianche-freddo e scegliere le tonalità bianco caldo, in tutti gli ambienti dove si sta alla sera: è un’informazione che si trova sull’etichetta delle lampadine. Al buio, in ogni caso, si dorme meglio: quindi, niente led accesi e luci basse.

 

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