Ristorante, "mai mangiare la bistecca". La soffiata dello chef dalla cucina
Mai ordinare la bistecca al ristorante. Il consiglio, accorato, agli avventori arriva direttamente da William Morgan, per vari anni executive chef di un ristorante con una Stella Michelin. In un articolo-confessione sul sito del tabloid britannico Mirror, svela perché il rischio fregatura non è solo altissimo, ma praticamente scontato. Morgan parla letteralmente del "trucco più antico del menù". "Sebbene il singolo taglio di carne sia relativamente costoso - suggerisce lo chef -, la maggior parte dei piatti a base di bistecca richiede pochi minuti per cucinare e sarà regolarmente contrassegnata da più del doppio del suo costo". Tradotto: "Se hai ancora voglia di un taglio di bistecca di prima qualità, prendi quelle 30 sterline (l'equivalente di 35 euro, ndr) che avresti speso al ristorante e compra la bistecca più sfiziosa in vendita in macelleria. Condiscila più di quanto potresti pensare e gettala in una padella bollente, girala una volta, e aggiungi una noce di burro. Lasciatela riposare da parte per cinque minuti. Hai appena preparato una bistecca standard del ristorante per metà del costo o il doppio della qualità".
Un altro paio di consigli, decisamente insospettabili. Nei ristoranti stellati, è sempre permesso portarsi da casa una bottiglia di vino e farsela aprire dal sommelier dietro il pagamento della cosiddetta "tassa da sughero", che si aggira sui 20 euro. Sembra tanto, ma è comunque meno del ricarico che il ristorante applica sulla medesima bottiglia, un sovrapprezzo che arriva addirittura ai 45 euro.
Infine, per assicurarsi un trattamento di riguardo da chef e camerieri, in fase di prenotazione conviene inventarsi il festeggiamento di un anniversario o di un compleanno. In quel caso, spiega Morgan, "na piccola nota verrà spesso aggiunta alla tua prenotazione in modo che la cucina faccia qualcosa di speciale", come "un piatto di pasticcini gratis con 'Buon compleanno' scarabocchiato nel cioccolato, o anche un dessert gratis".