Ovetti Kinder alla salmonella, come è avvenuta la contaminazione: l'ingrediente nel mirino
La Ferrero ha richiamato in diversi Paesi europei oltre che in Italia alcuni dei suoi prodotti amatissimi dai bambini per la possibile presenza di salmonella. Si tratta degli ovetti Kinder Surprice e Schoko-Bons. Da noi l'avviso riguarda solo questi ultimi che sono prodotti nello stabilimento di Arlon (in Belgio), dove si è verificata appunto la contaminazione. Mentre gli ovetti Kinder con la sorpresa o altri prodotti come le uova di Pasqua, prodotti ad Alba, in Piemonte, sono sicuri. L'azienda infatti ha fatto sapere: "Tutti gli altri prodotti Ferrero, compresi i prodotti Kinder dedicati alla Pasqua e tutte le caratterizzazioni della ricorrenza pasquale, non sono coinvolti dal richiamo".
Escherichia coli nella pizza, morti due bimbi: uno tsunami sul celebre marchio italiano | Guarda
Ma come è avvenuta la contaminazione da salmonella? Secondo il sito greenme.it, visti gli ingredienti che compongono gli ovetti di cioccolato, "la prima cosa che viene da pensare è che la contaminazione sia dovuta al latte, cosa però difficile (anche se non impossibile) in quanto quello utilizzato nei Kinder è latte in polvere e dunque non fresco (più a rischio contaminazione batterica)". Più probabile invece è che a essere contaminati da salmonella fossero "il cioccolato e il burro di cacao, su questi ingredienti il batterio può vivere per lungo tempo. Inoltre la salmonella resiste anche ad alte temperature e anche se il cioccolato viene lavorato tende a rimanere latente e a riattivarsi".
La salmonella può provocare sintomi come nausea e diarrea, ma anche febbre, mal di testa e crampi addominali. Si tratta di un’infezione che colpisce prevalentemente l’apparato gastrointestinale ma in alcuni casi può portare a gravi complicazioni. Questo batterio è pericoloso soprattutto per anziani, donne in gravidanza, immunodepressi e bambini. Proprio i più piccoli in diversi Paesi europei, a causa degli ovetti Kinder, sono stati colpiti da salmonellosi e in alcuni casi è stato necessario il ricovero in ospedale.