Salmone norvegese, vitamine e Omega 3? Attenti agli "effetti avversi": le conseguenze per il corpo
Tanti i benefici che il salmone norvegese è in grado di apportare al nostro organismo. Questo tipo di pesce, infatti, è ricco di vitamine e di Omega 3 e ha molte proprietà nutrizionali. Spesso, infatti, è presente in diverse diete. In ogni caso, bisogna comunque prestare attenzione alle controindicazioni. Il salmone è sicuramente un alimento ricco di proteine, sali minerali e vitamine. Tra queste ci sono la A, la C, la B6, la B12 e la D, che aiuta la mineralizzazione delle ossa, combattendo l'osteoporosi e la fragilità ossea.
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Altro punto a favore del salmone norvegese è rappresentato dall'Omega 3, che aiuta a contrastare l'invecchiamento delle cellule e dei tessuti e contribuisce pure a proteggere il sistema cardiovascolare. Ma non solo: serve anche a ridurre le infiammazioni e a combattere contro il declino cognitivo, agendo come antidepressivo naturale. Tuttavia, quando si mangia questo alimento, sia esso fresco o affumicato, bisogna ricordarsi anche che è molto calorico e che non bisogna eccedere nel suo consumo.
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Inoltre, sarebbe bene mangiare il salmone 1-2 volte a settimana, senza abbinarlo mai a formaggi e uova, che sono già ricchi di colesterolo. Tra l'altro, l'alta presenza di sodio lo rende un alimento sconsigliato a chi soffre di ipertensione. Ma non solo: è sconsigliato pure alle donne in gravidanza perché il salmone assorbe i metalli pesanti presenti nell'acqua, che possono essere nocivi per lo sviluppo del sistema nervoso di un feto. Spesso, poi, in alcuni allevamenti vengono utilizzati dei mangimi che possono contenere disinfettanti, antibiotici, ormoni e coloranti, tutti dannosi per la nostra salute.