Prosciutto invaso da parassiti, orrore in tavola e sequestro: affettato-killer, cosa ci mangiamo
Una scena disgustosa quella che si sono trovati davanti i Carabinieri della Stazione di Langhirano, Parma, e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità: più di 8.600 prosciutti crudi per un peso complessivo di 80 tonnellate "in pessimo stato di conservazione, invasi dai parassiti". La scoperta è avvenuta durante un controllo nell'aerea di disosso e di lavorazione di uno stabilimento a Lesignano Bagni.
Gli agenti, con il supporto del veterinario ufficiale dell'Azienda Usl di Parma, hanno poi proceduto al "blocco ufficiale sanitario" di tutta la partita. Lo stabilimento di lavorazione, sottolineano le forze dell'ordine, non fa parte della filiera riconducibile al Consorzio del prosciutto crudo di Parma Dop. I prosciutti, ritenuti non idonei al consumo umano, saranno distrutti con la sorveglianza dell'Autorità Sanitaria.
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Purtroppo non è la prima volta che i militari si trovano a dover fare i conti con casi simili. Settimane fa il Nas di Parma aveva individuato in provincia di Modena uno stabilimento di lavorazione e sezionamento di carni suine che "effettuava operazioni di cernita e manipolazione dei prodotti in ambienti e con modalità incompatibili con le misure igieniche e di salubrità degli alimenti". Un rinvenimento che ha portato al sequestro di "oltre 20,5 tonnellate di cosce suine congelate, destinate alla produzione di prosciutti crudi". Questi ultimi venivano tenuti sul pavimento dello stabilimento che si presentava in pessime condizioni prima di arrivare direttamente sulle nostre tavole.
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