Olio extravergine, "11 marchi italiani su 30 non superano il test": quali sono e come vi "fregano"
Qual è l'olio migliore oggi in circolazione? A dare una risposta oggettiva è stata la rivista Altroconsumo, che ha preso in esame 30 oli extravergine diversi. Tutti, in realtà, hanno superato le prove chimiche. E si è rivelato buono anche il giudizio sull’acidità, insieme a quello sui pesticidi. La prova di assaggio, però, è stata la più critica perché è stata affidata a un panel riconosciuto dal ministero delle Politiche agricole, che ha bocciato ben 11 campioni. Quelli che non hanno passato il test per la presenza di difetti sono stati riesaminati da una seconda giuria internazionale riconosciuta dal Consiglio oleico internazionale.
Integratore per donne in gravidanza contaminato, allarme rosso: il prodotto che va evitato | Guarda
I campioni che poi hanno fallito anche il test successivo sono stati declassati a "vergini". Quelli che invece hanno superato la seconda prova sono stati testati una terza volta da un terzo panel sempre riconosciuto dalle autorità nazionali. Alla fine dell'esame, comunque, il primo posto è stato assegnato a Monini Bios 100% Italiano biologico, seguito da Clemente la Terra dell’olio 100% italiano e da Carapelli Bio. A seguire l’olio della catena di supermercati hard discount Eurospin, Carapelli Il Frantoio, Desantis 100% italiano, Desantis classico, Conad verso Natura Bio e infine De Cecco Classico.
Semi di sesamo, "il cibo più pericoloso per la salute": ecco quali evitare, gravissimi rischi
Dalla classifica emerge che ai primi posti ci sono quattro oli biologici italiani e poi altri quattro marchi che usano miscele di oli europei. Il prezzo più alto è quello del Monini Bios, che si è guadagnato il primo posto: 11,12 euro/litro. In ogni caso, però, dal punto di vista dei costi il settore è molto ballerino, visto che si tratta di un articolo spesso soggetto a promozioni diverse a seconda del supermercato.
Qui la classifica completa del test sull’olio extravergine di Altroconsumo
Gelato ritirato, "cosa hanno trovato dentro": il noto marchio da evitare nei supermercati