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Cancro, l'alimento che favorisce le metastasi (per sempre): cosa non devi mai mangiare

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Una scoperta che potrebbe cambiare in meglio la lotta contro il cancro. Una scoperta che riguarda l'acido palmitico, uno dei più comuni grassi saturi alimentari, che si sa già essere dannoso per i vasi e in generale per il metabolismo. Ma non solo: potrebbe anche aumentare il rischio che si formino metastasi in caso di presenza di cellule tumorali.

Questo è quanto suggerisce una ricerca divulgata da Nature e coordinata dagli scienziati dell'Università di Barcellona e di cui dà conto ilfattoalimentare.it. Già nel 2007, lo stesso team fece una ricerca che andava nella stessa direzione, pur non spiegando i meccanismi che attiverebbero le metastasi. Meccanismi che ora vengono illustrati.

 

In questo nuovo studio,  i ricercatori hanno utilizzato delle cellule di melanoma e di tumori del cavo orale prelevate dai pazienti, e le hanno esposte brevemente a una concentrazione di acido palmitico simile a quella media per chi ha una dieta ricca dell'acido grasso in questione (presente nell'olio di palma, nelle carni, nei formaggi, nel latte e anche in molti vegetali).

 

Gli scienziati hanno certificato la capacità di formare metastasi delle cellule una volta trapiantate nei modelli animali, riuscendo a confermare che in effetti le possibilità aumenterebbero, e molto. Il punto è che l'acido palmitico favorisce, attivando alcuni geni, la formazione di un microambiente in cui le cellule maligne riuscirebbero a proliferare in modo migliore. E ancora, richiama il sistema nervoso che innerva la massa in crescita e producono fattori che aiutano le cellule tumorali a entrare in circolo per poi insediarsi in altre sedi, che è poi l'esatto meccanismo delle metastasi.

Ma non è tutto: l'acido palmitico, secondo lo studio, riesce a imprimere  una memoria stabile del suo passaggio. Anche se il contatto con la cellula tumorale è breve, gli effetti nocivi sono potenzialmente eterni. Insomma, la sostanza in questione renderebbe permanente la maggiore tendenza alla formazione di metastasi.

 

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