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Uovo scaduto? Basta un bicchiere per riconoscerlo: il trucco che ti salva da diarrea e vomito

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Le uova, un alimento presente quasi in tutte le case degli italiani, spesso dimenticato, o sottovalutato. Tanto che molte volte quasi ce ne scordiamo, sia che siano in frigorifero sia che siano in una credenza. E ci si interroga: saranno ancora buone? Una domanda importante: se la risposta è negativa, infatti, si corrono gravi rischi di infezioni alimentari: dalla diarrea al vomito e fino addirittura alla febbre. 

 

Per comprendere se l'uomo è ancora buono, però, esistono dei piccoli trucchi. Il primo, ovviamente, è guardare la data di scadenza, che però potrebbe risultare illeggibile. E se così fosse, il suggerimento è quello di immergere un uovo alla volta in un bicchiere d'acqua a temperatura ambiente: se l'uomo è fresco e ancora edibile, ecco che si appoggerà sul fondo del bicchiere. Altrimenti, tenderà a salire a galla.

 

La ragione? Perché tra il guscio dell'uovo e il suo contenuto vi è una sottile membrana: quando l'uovo non è più fresco, ecco che inizia a staccarsi, creando una sorta di camera d'aria che porta l'uovo a galleggiare.

Ma anche dopo averlo aperto l'uovo ci suggerisce qualcosa sulla sua qualità. Per esempio, se il tuorlo si mostra tondo e compatto e ben attaccato all'albume, significa che l'uovo in questione è fresco. Se al contrario l'albume risulta sfaldato, significa che l'uovo è vecchio e che andrebbe buttato via. Infine, l'odore: se fosse spiccatamente sulfureo, signfica che l'uovo è andato, da buttare.

 

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