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Pizza da 8.300 euro? Un brutale schiaffo alla miseria: ecco dove potete mangiarla, in Italia

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Nell’Upper East Side di Manhattan c’è un’attesa frenetica tra i ricchi per un piatto di patatine fritte da 200 dollari che sta per essere inserito nel menu del Serendipity 3. Si tratta di un ristorante di altissima cucina e accessibile soltanto ai più agiati, quali vip e star internazionali: negli Stati Uniti è amatissimo da questo genere di persone, basti pensare che è frequentato da Kim Kardashian e Ryan Reynolds, ma anche da Selena Gomez che ha voluto diventarne socia.

 

 

In questo locale di extra lusso si prepara il panino più costoso al mondo: si tratta del Quintessential Grilled Cheese, venduto per 214 dollari. Una delle particolarità è che deve essere venduto con almeno 24 ore d’anticipo perché bisogna assicurarsi che sia disponibile abbastanza caciocavallo podalico italiano da far sciogliere fra due fette di pane allo champagne e burro. Questo panino e il sushi da 1600 euro non sono però nulla rispetto alla creazione di Renato Viola, che dalla provincia di Salerno consegna personalmente la pizza più costosa del mondo.

 

 

Si tratta della Luigi XIII: ha un diametro di soli 20 centimetri ed è condita con mozzarella di bufala, gamberoni di Acciaroli, sale all’albicocca, caviale, cannocchie e aragosta mediterranea. È pensata per due persone e costa 8.300 euro: a “giustificare il prezzo è anche tutto il contorno, dato che viene consegnata da Viola in persona insieme a un sommelier e a uno chef e servita con il Cognac Louis XII Remy Martin (quello di qualità più alta esistente), lo Champagne Clos Du Mesnil 1995 Krug e un brandy invecchiato 81 anni (Cardenal Mendoza Carta Real Sanchez Romate Finos).

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