Pasta, dolci e gelati con ossido di etilene richiamati? "Ecco i gravi rischi per la salute", parla l'esperto
Tanti, troppi, i prodotti alimentari ritirati a causa dell'ossido di etilene. Tra questi pacchi di pasta biologica, preparati per muffin ma anche altri prodotti da forno e gelati. Gli alimenti in questione - richiamati dai supermercati italiani tra la metà di agosto e l'inizio di settembre - presentano un potenziale rischio chimico da non sottovalutare. A sottolinearlo è Corrado Galli, presidente della Società Italiana di Tossicologia (Sitox): "Si tratta di un agente sterilizzante biologicamente molto potente che ha sollevato preoccupazioni per i lavoratori impegnati nella sua produzione perché, nell'animale da esperimento, si è visto che dopo un'esposizione inalatoria per lungo tempo e a dosi molto elevate, è in grado di produrre effetti cancerogeni".
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Come sottolineato dall'esperto l'ossido di etilene gassoso è stato utilizzato per lungo tempo negli ospedali per sterilizzare gli strumenti chirurgici. Poi anche nella filiera alimentare "per prevenire il deterioramento microbico di materie prime sensibili alla contaminazione di muffe, funghi o batteri, come la salmonella. Ma è stato anche usato per disinfestare il materiale presente nei silos in cui venivano stipati i semi o le farine".
Quanto basta per mettere in allerta, tanto che in Unione europea il suo utilizzo risulta vietato. Non all'esterno dell'Ue, però, da cui possono arrivare molte materie prime contaminate sul nostro mercato e causare dunque richiami. "Ovviamente - prosegue Galli - dipende da quanto ossido di etilene c'è nella porzione ingerita. Perché quando si parla di sostanze chimiche e tossicità non si può fare un discorso a prescindere dalla dose". In ogni caso, rassicura l'esperto, "negli alimenti contaminati l'ossido di etilene si degrada, ad esempio in acqua o perché si lega a materiale proteico o agli zuccheri, diminuendo il suo potenziale rischio". A far abbassare i livelli anche il tempo.
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