Vino, maxi-sequestro a Roma: 30mila litri sotto chiave, ecco cosa volevano darci da bere
Maxi sequestro di vino a Roma: i Nas hanno messo sotto chiave oltre 30mila litri di prodotto vinoso, circa 60 litri di vari aromi sintetici, caramello e altre sostanze idonee alla sofisticazione dei vini per complessivi mille litri, nonché attrezzature varie e vasi vinari. Il tutto per un valore superiore ai 500mila euro. Si tratta del risultato dell'indagine condotta dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi di Roma e dai Carabinieri del Nas, che hanno dato corso a un decreto di perquisizione alla ricerca di partite di vino sofisticato e di attrezzature e mezzi idonei alla sofisticazione come zuccheri, acidi e aromi. Sequestrato anche uno stabilimento vinicolo non censito.
L’indagine è partita dopo l'esito di alcune analisi chimiche su campioni di vino Dop/Igp, detenuti all’interno di uno stabilimento enologico in provincia di Roma. Le analisi, fatte dal laboratorio Icqrf di Perugia, hanno evidenziato la presenza di acqua e zuccheri non naturali dell’uva. Gli inquirenti hanno scoperto come, per la truffaldina attività, i soggetti indagati si avvalevano di compiacenti forniture di vini da parte di altre cantine che cedevano prodotti comuni anche “in nero”.
La quantità di vini e prodotti trovati durante le operazioni, però, ha fatto emergere una incongruità tra i quantitativi di vini acquistati e quelli detenuti e rivenduti, nonché un illecito utilizzo di denominazioni di origine Dop/Igp laziali e di altre regioni italiane. I titolari delle attività illecite sono adesso sotto la lente degli inquirenti poiché ritenuti responsabili di aver prodotto e posto in commercio vini sofisticati e con false denominazioni di origine.
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