Pepite di pollo assassine, cinque morti e quasi 500 infetti: ecco quale prodotto devi assolutamente evitare
Un incubo. Anzi, un dramma. Una strage: cinque morti sospette e quasi 500 persone infettate. Tutta colpa di una partita di pollo contaminato da salmonella e proveniente dalla Polonia. Sarebbe stato questo prodotto a causare il decesso di cinque persone in Gran Bretagna, oltre all'improvvisa insorgenza di malattie di altre centinaia di britannici, bambini compresi: in totale sono 480 i casi sospetti, i malati di salmonellosi registrati nel corso degli ultimi giorni in tutto il paese. E tra questi, una persona su tre è talmente grave da avere bisogno di cure ospedaliere.
Il pollo-killer è arrivato sotto forma di pepite surgelate e impanate, vendute a basso prezzo un po' da tutte le catene di supermercati in Gran Bretagna. Un pasto economico, rapido, semplice e soprattutto graditissimo dai più piccoli. Insomma, un vero disastro. I rapporti di salute pubblica britannici rivelano che l'infezione da salmonella è stata registrata come causa di morte in almeno un dei 5 casi di decessi sospetti del focolaio. Circa il 44% delle vittime aveva 16 anni o meno. E ancora, la Public Health England ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli sull'età, il sesso o l'ubicazione di questo gruppo, lasciando potenzialmente le famiglie in lutto all'oscuro delle circostanze. Circostanza che ovviamente sta alimentando feroci polemiche nel Reno Unito.
Il prodotto incriminato si chiama Take Home Boneless Bucket e Chicken Poppets, marchio che utilizza imballaggi che richiamano quelli della nota catena di fast food KFC. I prodotti in questione sono venduti da tempo sia da Sainsbury's che da Morrisons, mentre le pepite Vestey sono state vendute attraverso centinaia di negozi Heron Foods, B&M e B&M Express. Questi richiami sarebbero inoltre collegati a una serie di altri prodotti simili venduti da Lidl, Aldi e Islanda, che sono stati richiamati già lo scorso ottobre.
Come detto, e stando a quanto riporta il Daily Mail, il pollo utilizzato per la fabbricazione di questi prodotto arrivava da centri di produzione in Polonia, che già in passato erano stati associati a due ceppi di intossicazione alimentare sempre legati alla salmonella. Per inciso, dallo scorso anno diversi paesi avevano già diramato quasi 100 avvertimenti relativi alla salmonella nel pollame refrigerato e congelato in arrivo dalla Polonia. Le stime, in tutto il continente, danno conto di centinaia di casi che si sarebbero verificati in tutto il continente.