Un abbigliamento impeccabile per ogni occasione. Questo il desiderio di tante signore, che adesso a Milano non avranno più problemi a indossare un vestito glamour e un accessorio di grido, grazie all’emergente fenomeno della «sharing economy». Cioè il noleggio a tempo determinato di un bene dietro il corrispettivo di un pagamento. Il capo modaiolo agognato da sempre potrà passare dall’armadio di un privato all’altro tramite la piattaforma digitale «My secret dressing room», sbarcata con successo nel capoluogo lombardo. L’obiettivo è duplice. Da un lato fornisce la possibilità di valorizzare il guardaroba che ogni donna possiede e troppo spesso non viene utilizzato, dall’altro dà l’opportunità a numerose fashion victim di noleggiare abiti, scarpe o borse senza doverle comperare. Anche la persona non in grado di acquistare un prodotto griffato potrà adesso sfoggiarlo con fierezza per qualche ora. I prezzi sono stabiliti dai proprietari. Ad esempio, un abito di gala da 10mila euro può venir via a 200 euro per una cerimonia importante, mentre un bauletto griffato del valore di 5mila euro può costare 300 euro per sette giorni. Una percentuale del 25 per cento finisce invece nelle casse della società organizzatrice, costituita dall’esperto di marketing Giampiero Morbello. Il meccanismo è abbastanza semplice: chi possiede il bene riceve a casa propria gli addetti dello staff che si occupano di tutto, dalle fotografie con la modella fino alla messa online dell’oggetto. Solo quando il capo viene richiesto un incaricato andrà a prelevarlo portandolo direttamente alla richiedente. Il servizio porta a porta è coperto da un’assicurazione e assicura privacy assoluta alle due parti contraenti. Gli oggetti, rigorosamente di marche prestigiose, possono essere affittati per una sola serata, un weekend, oppure un’intera settimana con il limite temporale di un mese. Ad oggi l’applicazione «My secret dressing room» mette a disposizione delle signore milanesi oltre mille articoli delle più note maison. La comunità dopo pochi giorni conta già tremila utenti iscritti. di MASSIMO DE ANGELIS