Picoli grilli guerrieri
Studi americani dimostrano che i piccoli ortotteri, davanti al guanto di sfida di un altro maschio, e diventano dei mini Hulk
di Carlotta Clerici - La competizione maschile comincia nella culla. Almeno per i grilli. I piccoli della specie, infatti, quando ascoltano le canzoni d'amore dei maschi grandi diventano dei mini Hulk: riuscendo ad aumentare le dimensioni del corpo fino al 10%. A scoprirlo, per caso, i biologi dell'Università della California mentre cercavano di decifrare il ruolo dei segnali erotici nella crescita degli esemplari giovani di questa specie. Il risultato degli studi americani ha dimostrato che i piccoli ortotteri, davanti al guanto di sfida di un altro maschio, perdono la proverbiale saggezza da “grillo parlante” e che l'etica cede il passo al trasformismo biologico quando nell'aria c'è il sentore della minaccia. “La presenza del richiamo sessuale, durante lo sviluppo – spiega Simona Bonelli dell'Università di Torino – è percepita da alcuni insetti come una vera e propria esperienza sociale: talmente forte, nel caso dei grilli, da riuscire a modificarne anche il fenotipo, ossia l'aspetto fisico. Sentire altri adulti cantare consente ai piccoli di evitare strategie “satelliti”, molto diffuse tra gli insetti quando si parla di accoppiamento di esemplari giovani. La capacità di adattare la propria dimensione alle condizioni sociali rappresenta un enorme vantaggio evolutivo perché lo sviluppo della taglia solitamente dipende da fattori molto diversi, come la dieta o le fattezze dei genitori”. Il grillo, tuttavia, non è il solo nel regno animale a “drizzare le antenne” quando c'è in ballo la conquista di una femmina. Proprio in questi giorni i ricercatori del Dartmouth College, hanno osservato dei comportamenti analoghi nelle lucertole delle Bahamas. Utilizzando come laboratorio un'intera isola, i biologi sono infatti riusciti a dimostrare che il pericolo maggiore per la sopravvivenza di questi rettili non è la presenza di predatori, come uccelli e serpenti, sull'isola ma la guerra interna tra i maschi della stessa specie. Nel caso di queste lucertole però la competizione non riguarda solamente la sfera sessuale ma implica anche la conquista del cibo e dello spazio. Una lotta che, nel corso degli anni, ha dato vita a una fortissima selezione naturale: favorendo soltanto le lucertole più grandi e veloci. Un'altra dimostrazione che gli animali, anche i più piccoli, sono in grado di rispondere alle provocazioni e di imparare a modificare le loro caratteristiche fisiche e morfologiche, modulandole con l'ambiente circostante e in base anche alle “condizioni sociali”.