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Vaiolo delle scimmie, la scoperta sulla nuova variante: ecco cosa rischiamo

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Dopo che il 13 agosto il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha dichiarato la prima emergenza sanitaria di sicurezza continentale (PHECS) per la malattia mortale, ieri è arrivata anche la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha lanciato l'allarme massimo su scala globale per il vaiolo delle scimmie definendola "un'emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale". 

A destare preoccupazione è il nuovo ceppo del virus che sarebbe molto più aggressivo e potente rispetto a quello dell'epidemia del 2022. In particolare, esistono due sottotipi del virus: il clade I e il clade II.

Il clade I, più letale, è endemico da decenni nel bacino del Congo, in Africa centrale. Il clade II, meno grave, è stato nel frattempo endemico in alcune parti dell'Africa occidentale. I sintomi più diffusi sono febbre, dolori muscolari e grandi lesioni cutanee simili a bolle da varicella. Secondo l'Oms, tra gennaio 2022 e giugno 2024 sono stati registrati 208 decessi e piu' di 99.000 casi di mpox in 116 Paesi.  Il nuovo ceppo, chiamato clade Ib, è stato individuato per la prima volta tra le lavoratrici del sesso nella remota città mineraria di Kamituga, nella provincia del Sud Kivu della RDC, nel settembre 2023.

 

 

 

A differenza dei precedenti focolai nel Paese centroafricano, il nuovo ceppo è stato in parte trasmesso per via sessuale, anche tra eterosessuali, hanno dichiarato i ricercatori. È stata registrata anche la diffusione attraverso contatti non sessuali tra persone, compresi i bambini che giocano insieme a scuola. Secondo l'Oms, il clade Ib causa la morte in circa il 3,6% dei casi, anche se i neonati e i bambini sono più a rischio. Inoltre, causa malattie più gravi rispetto al clade II. Martedì scorso, il responsabile del CDC per l'Africa Jean Kaseya ha annunciato un accordo con l'Unione Europea e l'azienda farmaceutica Bavarian Nordic per la fornitura e la distribuzione di 200.000 dosi di vaccino contro il vaiolo in tutto il continente.

Kaseya ha infatti riconosciuto che le dosi di vaccino anti-varicella della Bavarian Nordic - che richiede due iniezioni per persona - non saranno sufficienti. Kaseya ha anche sottolineato che se l'Africa avesse ricevuto prima le dosi di vaccino e il supporto necessario, il numero di casi non sarebbe ora così alto. Intanto, la Cina ha annunciato un rafforzamento delle "misure di sorveglianza" nei porti in ingresso nel Paese per "prevenire l'importanza del virus mpoz", ha fatto sapere l'agenzia ufficiale cinese Xinhua. Inoltre, "le persone in arrivo da Paesi o regioni dove sono stati confermati casi di Mpox o che sono state esposte al virus o hanno sintomi da febbre, mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari, linfonodi ingrossati ed eruzione cutanee, devono dichiarare le loro condizioni all'arrivo".  

 

 

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