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Eclissi solare totale, effetti collaterali sulle donne in gravidanza: cosa c'è di vero?

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C'è grande attesa nell’America del Nord per una eclissi solare totale che trasformerà questa sera 8 aprile il giorno in notte in alcune parti del Messico, degli Stati Uniti e del Canada. È infatti previsto che la Luna copra completamente il disco luminoso del Sole in un’ampia zona del continente: secondo la Nasa più di 31 milioni di americani potranno vedere l’eclissi totale, trovandosi nella zona interessata, condizioni meteo permettendo.

L’evento dovrebbe essere visibile prima sulla costa occidentale del Messico. Inizierà alle 17.42 (ora italiana) e terminerà alle 22.52 circa. Raggiungerà il culmine alle 20.17. Il percorso attraverserà 15 stati americani, dal Texas al Maine, prima di concludere il suo viaggio nel Canada orientale, in tutto sarà largo 115 miglia e riguarderà quasi 32 milioni di americani, con altri 150 milioni che vivono entro 200 miglia dalla linea. Quelli più lontani potranno ancora godere di un'eclissi parziale.

 

 

Per studiare il fenomeno la Nasa lancerà tre piccoli razzi sonda prima, durante e subito dopo l’eclissi dalla Virginia, nella parte orientale degli Stati Uniti. L’obiettivo: misurare i cambiamenti causati dall’oscurità nella parte superiore dell’atmosfera terrestre, la ionosfera, attraverso la quale passa gran parte dei segnali di comunicazione. La corona solare, lo strato esterno dell’atmosfera del Sole, diventa particolarmente visibile durante un’eclissi. Sarà osservato attentamente: è qui che si verificano i brillamenti solari. I ricercatori sono particolarmente entusiasti del fatto che il Sole sia vicino al picco del suo ciclo di 11 anni. La prossima eclissi totale visibile negli Stati Uniti (esclusa l’Alaska) avverrà nel 2044. 

In passato si riteneva che le eclissi solari fossero altamente negative per concepimenti, nascite, battaglie e matrimoni. Addirittura in molte parti del mondo si crede ancora che le donne in gravidanza non dovrebbero contemplare un’eclissi se vogliono evitare che il loro bimbo nasca con malformazioni congenite o macchie sulla pelle. 

In realtà non c'è nulla di scientifico. L'unica cosa che si può osservare è che ci possono essere delle alterazioni psicologiche date dall'ansia o dallo stress e che le donne in gravidanza sono molto più sensibili quindi possono essere psicologicamente più vulnerabili. Detto questo, la scienza non afferma nulla su presunti effetti dell'eclisse sulla gravidanza.

 

 

Epperò gli stessi scienziati mettono sotto osservazione il mondo animale. Molte specie infatti con l'eclissi entrano in confusione, altri si agitano. Tutti indistintamente adottano il classico comportamento che si osserva nelle ore serali o notturne: gli uccelli tornano al nido, le api all'alveare. In alcune specie come cani, cavalli, giraffe, babbuini, gorilla, corvidi e fenicotteri, può svilupparsi anche uno stato ansiogeno legato alla paura o comunque a sentimenti negativi. Le cicale aumentano il loro frinire per poi zittirsi nella fase di buio. Grilli e libellule diventano più attivi. Persino le piante vengono influenzate dall'oscuramento del sole: alcune aprono e chiudono i fiori e modificano il processo di fotosintesi

In quanto "animali", anche gli uomini possono quindi sentire ansia, manifestare deviazioni dell'umore come opprimente tristezza e apprensione, insonnia, alterazioni dell'appetito, gonfiore o dolore ai muscoli e alle articolazioni.

Quello che è certo è che non si deve mai guardare l’eclissi a occhio nudo. Per evitare seri problemi alla vista - l'esposizione della retina a luce intensi può causare danni ai coni e bastoncelli degli occhi - bisogna utilizzare occhiali da saldatore (oltre la classe 14) o filtri solari certificati, acquistati in negozi specializzati. Da evitare assolutamente anche binocoli o telescopi privi di appositi filtri.

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