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Internet, l'uomo scala e la miss: due video senza senso mandano in tilt il web

Che livelli

Fabrizio Biasin
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Un giorno, forse, ci renderemo conto. Forse, però. E chissà “se” e “quando” capiterà: magari domani, probabilmente molto più avanti, ma c’è pure una possibilità che questa cosa non capiti mai. Ma, di grazia, di cosa stiamo blaterando? Del fatto che viviamo in un’era assurda, un’era incredibilmente stupida, inutile, bestiale, perdibile, infantile, tecnologicamente evoluta ma cerebralmente insignificante. Un’era in cui qualunque puttanata viene fatta passare per fondamentale, epperò ha la stessa consistenza di un rutto e, quindi, chiunque fa di tutto per dire la propria rispetto all’argomento del momento, ma mica perché gli interessi realmente, solo per suscitare una reazione, bella o brutta che sia, agli occhi degli altri. E ovviamente stiamo parlando di social network. E ovviamente tutto questo pippotto non ha alcun senso. E in realtà avete appena perso due minuti della vostra vita per nulla, ché il preambolo è servito unicamente per allungare il brodo in attesa di arrivare al sodo.

E veniamo al sodo. Nell’era delle discussioni accesissime, delle considerazioni illuminate, di noi che elaboriamo soluzioni per il conflitto israelo-palestinese, ci interroghiamo sulle prossime mosse di Putin, ragioniamo sul rapporto Italia-Usa alla luce degli sviluppi del caso Chico Forti e contemporaneamente proviamo a spiegare quanto e perché sia fondamentale non sbagliare la scelta sul prossimo conduttore di Sanremo, ecco, mentre discerniamo su tutte queste cose così importanti per le sorti dell’umanità, ci ritroviamo a dover fare i conti con i due contenuti socialmente più virali degli ultimi giorni in Italia e nel mondo: l’uomo scala e l’attrice popputa.

 

 

PANNELLI E SPARACHIODI
L’uomo scala” e “l’attrice popputa” sono molto cliccati, cliccatissimi, probabilmente li avete cliccati anche voi. E non fate finta di niente, è così. Mentre fingete di voler salvare il mondo il vostro cervello vi ha in qualche modo convinto che avrebbe avuto senso soffermarsi su queste due minchiate. L’uomo scala altro non è che un tizio impegnato a impermeabilizzare un tetto: prende dei pannelli, li fissa con una sparachiodi. Per compiere questo gesto l’operaio barbuto si sposta su una scala a pioli facendo avanti e indietro, come se lui e l’attrezzo fossero una cosa sola. Questo mix ipnotico dura qualche decina di secondi e serve a nulla, non ha alcun senso, eppure in soli tre giorni ha messo insieme centinaia di milioni di visualizzazioni. E questo per un solo, unico motivo (e torniamo al preambolo): siamo tutti virtualmente rincoglioniti.

 

 

L’altro contenuto che sta spopolando è quello dell’attrice popputa (in era politicamente corretta speriamo che nessuno si offenda: è effettivamente popputa e non fa nulla per nasconderlo).
L’attrice popputa si chiama Sydney Sweeney, è americana, ha 26 anni, è parecchio nota per alcuni film francamente perdibili come ZMD: Zombies of Mass Destruction, Spiders 3D, il recentissimo Madame Web della Marvel, ma anche per serie arcinote come Euphoria in cui insieme agli altri protagonisti ne combina di tutti i colori, ma anche The Handmaid's Tale o The White Lotus. In generale, è la prediletta di molti, presumibilmente incantati da cotanta bellezza.

APPARIZIONE
Ebbene, nel video in questione che - va detto - quanto a cliccaggio ha già surclassato quello dell’uomo scala (e qui, forse, possiamo ancora dare una speranza all’umanità), la giovane Sydney ringrazia tutti quanti durante la sua apparizione al Saturday Night Live, celebre comedy show della Nbc. Ora, potremmo star qui a elaborare qualunque insignificante ragionamento, ma avrebbe davvero poco senso. Sydney sorride e fa pochissimo per nascondere il suo generoso davanzale. Di clip come questa in giro per il web ce ne sono a milioni e anche molto più hot, ma questa in particolare sta sconvolgendo l’internauta per questo mix di bellezza, sensualità e- presumiamo - frustrazione che pervade l’umanoide-medio, conscio di non avere speranze di fronte a cotanta magnificenza. Bene, se siete arrivati al termine di questo articolo è possibile che ora stiate pensando «ma davvero ho buttato via cinque minuti della mia vita per leggere ’sta boiata?». Sì, lo avete fatto. Mala tempora currunt.

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