Tumori, boom tra i giovani: più 79% in 30 anni, ecco le ragioni
Tumori in aumento tra gli under 50 negli ultimi trent'anni. E' quanto emerge dallo studio pubblicato sul British Medical Journal. La ricerca sostiene, dati alla mano, che dal 1990 al 2019 il cancro, a esordio precoce, è aumentato del 79%, passando così da 1,8 milioni di casi a poco più di 3 milioni nel 2019. Nello stesso periodo di tempo, il numero di decessi per cancro, a esordio precoce, è aumentato del 27,7%. L'incremento, hanno spiegato i ricercatori che si sono occupati dello studio, riguarda soprattutto i "tumori al seno, alla trachea, ai bronchi, ai polmoni, allo stomaco e al colon-retto". Questi, tra l'altro, "a esordio precoce hanno mostrato la mortalità più elevata nel 2019”.
“A livello globale, i tassi di incidenza del cancro nasofaringeo e della prostata a esordio precoce hanno mostrato la tendenza all’aumento più rapida, mentre il cancro al fegato a esordio precoce ha mostrato la diminuzione più marcata”, hanno aggiunto poi gli esperti. E in futuro potrebbe non andare tanto meglio, anzi. Le proiezioni indicano che il numero globale d'incidenza e di decessi per cancro a esordio precoce è destinato a crescere rispettivamente del 31% e del 21% nel 2030. A colpire è il fatto che si tratta di tumori che in passato hanno sempre interessato fasce di età più avanzate.
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Per quanto riguarda i motivi di questo fenomeno, potrebbero avere avuto un peso fattori di rischio dietetici come dieta ricca di carne rossa, povera di frutta, ricca di sodio e povera di latte, il consumo di alcol e l'uso di tabacco. Il principale sospetto segnalato dai ricercatori è l’obesità, una condizione a cui si arriva per un mix di elementi, come la diffusione delle bevande zuccherate, carne rossa e lavorata, stili di vita sedentari, inquinamento ambientale. In ogni caso, gli adolescenti e i giovani adulti hanno maggiori probabilità di sopravvivere alla diagnosi iniziale di cancro rispetto agli anziani.
Uno studio simile è stato ricondiviso e commentato sui social dal virologo Roberto Burioni. Si tratta di una ricerca pubblicata dal Wall Street Journal, secondo cui negli Usa i tassi di diagnosi di cancro sono aumentati nel 2019 a 107,8 casi ogni 100mila persone under 50, in crescita del 12,8% rispetto a 95,6 su 100mila del 2000. "Un dato inquietante - ha commentato Burioni su X - negli ultimi 20 anni si è registrato un netto aumento dell'incidenza di alcuni gravi tumori tra i giovani. E non sappiamo ancora il perché".
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