Virus H1N1, 47enne morto a Vicenza: "Nessuna patologia pregressa"
Un morto a Vicenza, 5 ricoverati in Ogliastra. L'influenza H1N1 preoccupa, anche se le autorità sanitarie invitano a non parlare di "emergenza". Di sicuro, un'ondata anomala di casi ha investito l'ospedale di San Bartolo di Vicenza, dove un uomo di 47 anni senza patologie pregresse è morto a causa del virus dell'influenza di tipo A H1N1, responsabile della cosiddetta influenza suina.
Il decesso è avvenuto ieri, ma lo si è appreso oggi: l'uomo era ricoverato al San Bortolo da giorni in gravi condizioni, nel reparto di rianimazione. Sarebbe il secondo decesso in pochi giorni. Altri tre pazienti sarebbero ricoverati per polmonite interstiziale, una patologia che provoca una grave forma di insufficienza respiratoria. A causarla è sempre il virus H1N1 di tipo A. Dei tre pazienti, una donna in particolare sarebbe in condizioni critiche. I casi più gravi vengono sottoposti all'Ecmo, uno strumento che permette la circolazione sanguigna extracorporea.
Situazione difficile anche all'ospedale di Lanusei, in Ogliastra, dove due persone sono in terapia intensiva colpite da polmonite causata dal virus influenzale, mentre altre tre hanno richiesto il ricovero e si trovano nel reparto di Medicina. Lo precisa la Asl, assicurando che non c'è alcun allarme per i casi di influenza registrati in questi giorni. L'azienda sanitaria invita comunque la popolazione a mantenere alta l'attenzione. I sintomi sono rinorrea (naso che cola), faringite, tosse, febbre, malessere e astenia. In alcuni casi possono insorgere difficoltà respiratorie, che sono un campanello d'allarme nel caso in cui l'influenza abbiamo colpito i polmoni. La Asl raccomanda la vaccinazione per prevenire il contagio, oltre a una buona igiene respiratoria e al lavaggio regolare delle mani.
"L'influenza di questa stagione è caratterizzata dalla circolazione del virus H1N1 pdm09 (Pandemic disease Mexico 2009): si tratta del virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009 - sottolinea la dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione prevenzione della Regione Veneto -. Chiamarlo virus da 'influenza suina' è un retaggio mediatico che fa pensare a un virus non stagionale. Ogni anno i virus respiratori determinano un aumento dei ricoveri e della mortalità nel periodo di circolazione; allo stato attuale è in linea con le stagioni influenzali del periodo pre-pandemico. Il recente report dell'Oms conferma infatti che la mortalità è sovrapponibile a quella precedente al periodo della pandemia Covid. Rimane in ogni caso importante la sorveglianza attraverso i medici di medicina generale e pediatri e la sorveglianza ospedaliera. Questo ceppo influenzale è contenuto nel vaccino, disponibile per i soggetti a rischio e per tutte le categorie indicate dal ministero: la vaccinazione è quindi assolutamente consigliata, anche a un pubblico più ampio. Rimane importante l'uso di mascherine e strumenti di protezione individuale nel caso di contagio, e negli episodi più gravi un eventuale terapia tempestiva con antivirali soprattutto, nei soggetti con condizioni di rischio, ma solo dopo attenta valutazione medica. Per esigenze di chiarezza è bene quindi rendere noto che non esiste, al momento, alcun nuovo caso di "influenza suina", bensì contagi da virus H1N1, alla base della "normale" ondata influenzale che sta coinvolgendo ampie porzioni di popolazione".