Baba Vanga, la profezia sul 2024: "Da chi verrà invasa Roma"
Si avvicina l'anno nuovo e come da tradizione è tempo di profezie. Criptiche, spesso nefaste, talmente cupi da far sembrare anche il più nero degli oroscopi una barzelletta. Tra i profeti moderni più gettonati c'è ovviamente Baba Vanga, la chiaroveggente bulgara scomparsa nel 1996 ma talmente affidabile da venire consultata anche dall'ex presidente dell'Unione sovietica Breznev. Di lei si diceva che avesse azzeccato l'85% dei pronostici. Addirittura.
Il Fatto quotidiano passa in rassegna quanto gli esperti hanno "decifrato" delle sue previsioni per il 2024, ovviamente assai interpretabili. Si parla di un attentato mortale a Vladimir Putin (quello vero, i sosia non valgono) che potrebbe determinare una svolta decisiva non solo nella guerra in Ucraina ma pure nei rapporti (tesissimi) tra Mosca e l'Occidente. E ancora, in sequenza terribile: "Una guerra biologica, un attacco islamico in Europa, una squassante crisi economica, l’Occidente che si indebita con l’Oriente, catastrofi naturali assortite" e "agguati informatici da mandare in tilt interi Paesi".
Baba Vanga, "il califfato": l'agghiacciante profezia sulla guerra tra Hamas e Israele
Per il 2023, aveva previsto un disastro in una centrale nucleare (e qui giocoforza l'attenzione si sposta fino al 31 dicembre su Zaporizhzhia e dintorni), una tempesta solare con telecomunicazioni in tilt (prima parte verificatasi, la seconda fortunatamente no).
"Esplosione nucleare": Baba Vanga, la profezia (e la terrificante coincidenza con Israele)
Visto quanto detto in passato (la veggente aveva previsto la morte di Lady Diana, la tragedia del sottomarino Kursk, lo tsunami del 2004, Chernobyl, la caduta dell’Urss e la data della propria morte), occorre non prendere troppo sottogamba le parole di Baba Vanga e guardare con una certa inquietudine quanto ha preconizzato per il futuro un po' più lontano.
"Vladimir Putin verrà ammazzato": la clamorosa profezia di Baba Vanga, è conto alla rovescia
Per esempio, il ritorno del comunismo (nel 2076), l’invasione di Roma da parte degli Stati Uniti (2066), i viaggi nello spazio-tempo nel Terzo millenni, fino alla fine del mondo nel 5079. Ma davvero, a quel punto, sarebbe difficile considerarlo un nostro problema.