Polmonite in Cina, "alta resistenza all'azitromicina"
Non ci sarebbero "nuovi agenti patogeni" alla base del boom di ricoveri di bambini per polmonite nel Nord della Cina, a quattro anni esatti dall'inizio dell'epidemia di Covid tenuta nascosta al mondo per settimane dalle autorità di Pechino e poi diventata pandemia tra il gennaio e il febbraio del 2022. Ma c'è qualcosa che inquieta gli esperti: la resistenza delle infezioni all'azitromicina.
Il governo cinese cerca di rassicurare dopo le notizie degli ultimi giorni. Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha smentito le notizie secondo cui gli ospedali sono sopraffatti dai nuovi casi di polmonite.
"Gli ospedali sono pieni": allarme globale. Cosa sta succedendo in Cina in queste ore
Medici e agenzie sanitarie cinesi ritengono che la revoca delle restrizioni per il Covid-19 e la circolazione di agenti patogeni noti come l'influenza, il mycoplasma pneumoniae (che colpisce soprattutto i bambini più piccoli), il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il SARS-CoV-2RSV siano responsabili dell'aumento di casi.
"A che microrganismo siamo di fronte". Polmonite, nuovo virus in Cina: il grave sospetto di Bassetti
L'Organizzazione mondiale della sanità ha in ogni caso chiesto a Pechino maggiori informazioni sulle infezioni dopo segnalazioni, in particolare dal Programma per il monitoraggio delle malattie emergenti (ProMED) di focolai di polmonite non diagnosticata nei bambini. La Cina settentrionale ha registrato un aumento di "malattie simil-influenzali" da metà ottobre rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti, ha affermato l'OMS. L'OMS Cina ha sottolineato da parte sua che è "routine" richiedere informazioni sull'aumento delle malattie respiratorie agli Stati membri. Nei giorni scorsi, i media nelle città del nord della Cina hanno pubblicato video di ospedali affollati di genitori e bambini in attesa di controlli.
Come detto, stando a quanto riporta anche Il Sole 24 Ore, ad alimentare le preoccupazioni è però il fatto che il più comune antibiotico utilizzato per trattare le infezioni da micoplasma, l'azitromicina, sembra incontrare una maggiore resistenza in Cina rispetto al resto del mondo. "Fino al 60%-70% dei casi negli adulti e fino all'80% dei casi nei bambini - si legge - non rispondono al farmaco e ad altri della stessa classe di antibiotici", come confermato a Beijing News da Yin Yudong, medico esperto di malattie infettive a Chaoyang.