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Infarto, quando sali le scale... il sintomo per cui sei condannato

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Infarto, ictus e malattie cardiovascolari rappresentano il 40% dei decessi in Italia. In particolare quando fa freddo, come in questa stagione, il rischio è più alto. Come spiega il cardiologo Furio Colivicchi, presidente dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) a Il Messaggero, il sintomo dell'infarto "più preoccupante è il dolore toracico, al petto, nella regione precordiale". Quindi, "se quando si salgono le scale si avverte un fastidio al petto o una pressione", prosegue, "bisogna contattare il proprio medico. Con il freddo le malattie cardiovascolari", avverte, "tendono a peggiorare" perché "le basse temperature fanno aumentare la pressione arteriosa".

 

 

Non a caso l'attività più pericolosa è "spalare la neve" che "si associa ai maggiori episodi di infarto". Se non si è allenati, aggiunge Colivicchi, "si può lasciare la pelle. Perché oltre all’assenza di esercizio fisico, l'attività si svolge in circostanze avverse".

Ci sono poi dei lavori che mettono più a rischio e sono "quelli che comportano delle turnazioni che alterano il normale ciclo vitale. Tutte le persone che fanno molti turni notturni o anche irregolari. Chi altera il ritmo sonno-veglia e chi è sveglio quando dovrebbe dormire aumenta il rischio. Bisogna riposare, tranquilli, almeno 6-8 ore al giorno. Non di meno. E bisogna dormire di notte, quando non c’è la luce". 

 

 

Per quanto riguarda l'alimentazione, se vogliamo ridurre il rischio di infarto, meglio evitare "grandi abbuffate. Bisogna mantenere il peso corporeo compatibile con la propria struttura corporea. Adottare la politica della 'mezza porzione'". Inoltre, bisogna ricordare che "gli alimenti più sani sono quelli di origine vegetale e non animale. La carne è ricca di grassi, quella rossa ha un contenuto maggiore rispetto a quella bianca. Bisogna quindi limitarla a non più di tre volte alla settimana".

"La melanzana è particolarmente favorevole nel contenimento del colesterolo. Oltre a non contenerne, lo elimina. Come anche le lenticchie e i piselli che fanno bene alla salute cardiovascolare", rivela Colivicchi. Bene anche i cereali "ricchi di fibre come avena e orzo" e la frutta, soprattutto le mele che "aiutano a ridurre il colesterolo. Contengono la pectina, hanno un basso contenuto calorico, sono ricche di fibre e hanno un buon equilibrio glicemico (quindi consigliate anche per i diabetici)".

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