Quelle relazioni pericolose dopo i sessant'anni
SilviaeLele tutto attaccato. Gli amici li chiamavano così, con una sola parola, perché erano una sola cosa. SilviaeLele insieme dai tempi del liceo, moglie e marito, genitori e poi nonni, sembrano scivolare dolcemente verso la terza età. Lei è ordinaria di Economia, di ricca e buona famiglia. Lui è stato un artista di successo ma da anni non vende più un quadro. Né si impegna per farlo. I figli sono grandi. Hanno lasciato la casa e, dove per anni risuonavano urla e risate, ora rimbomba un silenzio feroce come lo spazio che si spalanca davanti alle loro vite. Precipizi verso il nulla. Stanno insieme ma sono soli, ognuno a fare i conti con le rughe del viso e quelle della vita che è avviata pigramente verso il capitolo finale.
Quella di Silvia e Lele è una storia vera ma talmente incredibile da sembrare inventata e viene raccontata senza censure nel libro L'età coniugale (Scrittori Giunti, pp. 244, euro 18). Sulla copertina ci sono le firme di Silvia Chiari e Lele Scuri, evidentemente pseudonimi dietro cui si nascondono due professionisti molto noti che hanno deciso di tenere nascosta la loro identità affidando la storia del matrimonio stanco e il diario del lungo tradimento di lui a uno scrittore famoso. Quest' ultimo, a sua volta, per meglio preservare l'anonimato, ha preferito non firmarsi. Ed è già un piccolo giallo letterario scoprire chi è l'autore di questo libro solo apparentemente leggero che scava nelle ferite di una crisi coniugale esplosa silenziosamente, senza un punto di rottura.
AUDACE E CURIOSA
A rischiarare l'orizzonte di Lele, a regalargli l'illusione di una nuova gioventù, arriva Loretta. Una commercialista conosciuta, splendida quarantenne, fisico prorompente, amante audace e curiosa. Loretta è sposata con un quarantenne, ricco, rampante e pure prestante. Ma è pazza di Lele. Che ha superato i sessant' anni, non è un adone, non ha soldi e soprattutto ha un'imbarazzante difficoltà erettile. Incontro dopo incontro, passano quattro anni. Per Lele ogni volta è l'ultima volta. Loretta chiede sempre di più, lo tormenta con richieste, lo subissa di messaggi, lo assilla anche fuori dal letto. Non vuole più solo sesso. Vuole l'amore. Vuole Lele tutto per sé. Ma Lele desidera solo scappare. Quegli incontri clandestini che all'inizio lo eccitavano, il gioco della seduzione che lo intrigava, le bugie che lo facevano tornare adolescente, sono diventate trappole che lo soffocano. Si sente prigioniero, incatenato nel labirinto del suo narcisismo e il terreno gli manca sotto i piedi. Vuole tornare al sicuro, in quella casa vuota, in quel letto che è un mare calmo. Sogna la noiosa serenità delle giornate con Silvia anche se sono copioni replicati stancamente. Lele si accorge che Loretta era solo un ripostiglio in cui nascondere la paura di invecchiare e certe giornate grigie come i suoi capelli. L'illusione di poter fermare il tempo. Ma intanto Silvia ha scoperto il tradimento (non sveliamo come, ovviamente).
IL PERSONAL TRAINER
Anche Silvia, dopo anni di inerzia sessuale di Lele, deraglia. Ha dei problemi alla schiena e il suo solito personal trainer si infortuna. Lo sostituisce Dodo Ducci, bellissimo e perennemente a caccia. Silvia si sente al sicuro sotto il peso dei suoi anni. Ha superato la boa dei cinquanta e Dodo è circondato da trentenni pronte a tutto per fare una lezione con lui e, soprattutto, per uscire con lui dopo l'allenamento. Mercoledì dopo mercoledì, per Silvia l'appuntamento con Dodo prende la forma di un pensiero bello che le fa compagnia tutta la settimana, poi quel pensiero si trasforma in un chiodo fisso e, infine, diventa un brivido che corre sulla pelle quando lui la sfiora. Il libro racconta il tradimento dal punto di vista di lui e di lei. Da una parte la ferita che brucia, dall'altra la paurosa vertigine di una possibile rottura. Le certezze del passato si sgretolano, entrambi hanno la sensazione di precipitare e sparire nelle sabbie mobili delle loro distrazioni. Questo libro, ironico ed esplicito, è un riflettore acceso sulla vita di coppia, sui silenzi che sono il confine tra un prima e un dopo. È un affondo psicologico su sessantenni di oggi che non sono troppo vecchi per rassegnarsi a mettere sottovuoto il cuore, ma non sono abbastanza giovani per reinventarsi una vita. Non si è spavaldi come a quarant' anni, né maturi come a cinquanta. Le relazioni normalmente pericolose diventano pericolosissime: la memoria perde colpi e ricordare tutte le scuse inventate è faticoso. Il cuore ha già i suoi acciacchi e le emozioni forti sono sconsigliate dal cardiologo. Il futuro non è infinito e quel pezzo di vita appare come una salita che toglie il fiato. SilviaeLele adesso sono tornati a essere Silvia e Lele. C'è uno spazio tra loro. Hanno raccontato tutto in questo libro per provare a curare le reciproche ferite e arginare le ondate di risentimento che diventano tsunami emotivi. Ognuno ha davanti a sé un'altra direzione. Silvia e Lele sono a un bivio. Il loro amore perso per strada è ancora una possibilità?