Pesce e cancro alla pelle: cosa non devi mangiare per evitare il tumore
Due porzioni di pesce a settimana aumenterebbero il rischio di cancro della pelle: lo rivela uno studio americano condotto dai ricercatori della Brown University e pubblicato sulla rivista Cancer Causes & Control. In particolare, si è scoperto che chi consumava 43 grammi di pesce al giorno, cioè circa 300 grammi a settimana, aveva il 22% di probabilità in più di sviluppare la malattia rispetto a chi invece ne consumava di meno. Dietro il legame tra pesce e melanoma, secondo gli studiosi, ci sarebbe l'inquinamento dei mari.
"Ipotizziamo che i nostri risultati possano essere attribuiti a contaminanti nei pesci, come bifenili policlorurati, diossine, arsenico e mercurio", ha spiegato Eunyoung Cho, autore dello studio. Che poi però ha sottolineato: "Non abbiamo analizzato le concentrazioni di questi contaminanti nei corpi dei partecipanti e quindi sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questa relazione". Lo studio, infatti, ha analizzato i dati raccolti da 491.367 adulti statunitensi con un'età media di 62 anni.A loro è stato chiesto di riferire con quale frequenza nell'anno precedente avevano consumato pesce fritto, pesce non fritto e tonno e le dimensioni delle porzioni. Poi è stata calcolata la frequenza dei casi di melanoma che si sono sviluppati in un periodo di 15 anni, utilizzando i dati ottenuti dai registri del cancro, e tenendo in considerazione altri fattori come il peso, il consumo di alcol e sigarette, casi simili in famiglia.
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Stando ad altri esperti, però, la ricerca presenterebbe alcuni limiti. Uno di questi è rappresentato dalla mancata misurazione dei livelli dei contaminanti. Lo studio, inoltre, non consentirebbe di trarre conclusioni su una relazione causale tra l’assunzione di pesce e il rischio di melanoma. Per questo serviranno comunque nuove ricerche.
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