Vaiolo delle scimmie, Massimo Galli: "Il vaccino e gli effetti collaterali". Parole inquietanti
Il vaiolo delle scimmie è il nuovo allarme sanitario mondiale. Sebbene il virus non sia paragonabile, per pericolosità, al Covid, lo spettro di una pandemia-bis agita gli esperti. Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano e in prima linea nella lotta al Coronavirus fin dal marzo 2020, intervistato dall'agenzia Adnkronos Salute dice la sua con parole pesanti, destinate ad alimentare il dibattito nato in seguito ai primi casi di contagio in Italia: "Non avrebbe nessun senso tornare al vaccino anti-vaioloso. Non serve ora. Credo che la faccenda possa essere gestita in maniera diversa. Il rapporto costo-beneficio non è tale da reintrodurre un vaccino che, tra l'altro, non è una passeggiata gratis: ha una serie di effetti collaterali. E il rischio di questi effetti, bilanciato al rischio di prendere l'infezione, mi fa dire che non vale assolutamente la pena di vaccinarsi".
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Parole tarate, appunto, sul rischio rappresentato dal cosiddetto monkeypox, che rappresenta un rischio sicuramente limitato rispetto al Covid. Non a caso il professor Galli è stato uno dei maggiori sostenitori della necessità di vaccinarsi contro il Coronavirus. Per Galli, piuttosto, "è importante andare a vedere da dove questa infezione parte. E seguire con molta attenzione i contatti. In questo modo si dovrebbe chiudere la vicenda in un tempo ragionevole. Mi auguro davvero che sia così. Se non sfugge qualcosa, se le cose vengono fatte bene, non dovremmo avere grandi problemi se non un ulteriore monito sul fatto che la natura va maneggiata con cura. Dobbiamo moltiplicare le attenzioni sui rischi sanitari".
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