Cerca
Cerca
+

Vaiolo delle scimmie, "non solo sessualmente". Contagio, una pesante indiscrezione

  • a
  • a
  • a

Il vaiolo delle scimmie ha messo in allarme anche il nostro Paese dopo la conferma dei primi tre casi all'ospedale Spallanzani di Roma. Proprio come successe col Covid, adesso si cerca di capire quali siano i sintomi di questa malattia, quali le cause e la sua durata. A riportare la calma è stato Francesco Vaia, direttore generale dello Spallanzani, che su Rai Radio1 ha invitato a non farsi prendere dal panico: "Questa non è una nuova malattia e non deve destare allarme. È un vaiolo minore. Ha una sintomatologia più lieve del vaiolo tradizionale. Assolutamente no allarme, ma grande attenzione". 

 

 

 

Vaia ha dato anche una buona notizia: "Lo abbiamo preso, credo in tempo. Lo abbiamo già sequenziato. Lunedì o martedì lo isoleremo. Da lì potranno partire le classiche prove per vedere se il vaccino attualmente disponibile può essere neutralizzante o meno". Parlando dei casi nel suo ospedale, poi, ha spiegato: "Attualmente allo Spallanzani sono ricoverate 3 persone con infezione confermata da virus Monkeypox, virus del vaiolo delle scimmie. Si tratta di tre giovani uomini, che non riferiscono contatti tra di loro, anche se due di loro riportano un recente viaggio alle Canarie, dove è stato segnalato un caso di questa malattia". Parlando delle loro condizioni, ha detto che stanno tutti bene. Uno solo ha presentato una febbre di breve durata e tutti hanno un ingrossamento di alcune ghiandole linfatiche più un numero limitato di pustole cutanee.

 

 

 

Il vaiolo delle scimmie "non si può definire ancora strettamente come una malattia a trasmissione sessuale. Il contagio avviene attraverso contatti stretti, come i rapporti sessuali che però non sono gli unici contatti stretti possibili", ha detto invece Andrea Antinori, direttore dell'Unità Immunodeficienze virali dello Spallanzani, durante una conferenza stampa in ospedale. Poi ha aggiunto: "Stiamo studiando e facendo ricerche per capire se il virus è contenuto nello sperma".

 

 

 

Dai blog