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Vaiolo delle scimmie, ecco il tasso di mortalità: le cifre spaventano l'Italia. Altro che Covid...

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Non più Covid. A mettere tutti in allarme adesso è il vaiolo delle scimmie, soprattutto dopo la scoperta del primo caso in Italia. Ma di che malattia si tratta? E' una zoonosi silvestre - cioè un disturbo che riguarda gli animali selvatici - con infezioni umane accidentali, che di solito si verificano nelle parti boscose dell'Africa centrale e occidentale. Questo tipo di vaiolo non è molto contagioso tra gli uomini: si trasmette solo attraverso l'esposizione alle goccioline esalate e dal contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati.

 

 

 

La malattia, come riporta l'Oms citata dall'Ansa, di solito si esaurisce spontaneamente entro 14-21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questi ultimi - principalmente febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni cutanee - possono essere lievi o gravi. E le lesioni possono essere pruriginose o dolorose. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie, invece, è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. Ancora sconosciuto il serbatoio dell'animale, anche se è probabile che sia tra i roditori. Tant'è che il contatto con animali vivi e morti è un noto fattore di rischio.

 

 

 

Il tasso di mortalità per la famiglia dell'Africa occidentale è di circa l'1%, mentre per quella del bacino del Congo può arrivare fino al 10%. A rischio anche i bambini e le donne in gravidanza: in quest'ultimo caso il vaiolo delle scimmie può portare a complicazioni, come vaiolo delle scimmie congenito o mortalità alla nascita. 

 

 

 

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