La patologia che ha colpito il tennista Rafael Nadal si chiama sindrome di Muller-Weiss. Si tratta di una displasia dello scafoide tarsale, deformità di una delle ossa situate nella parte centrale del piede, essenziale per la sua mobilità. È una malattia rara, degenerativa, difficilmente curabile e il più delle volte inoperabile. Nadal, insomma, dovrà conviverci per sempre e per tutta la vita. Chi ha questa malattia soffre di dolore significativo e progressivo accompagnato da deformità ossea che portare all’artrosi.
Spiega il dottor Umberto Alfieri Montrasio dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano al Corriere della Sera che "la malattia non è frequente, colpisce prevalentemente soggetti tra i 40 e i 60 anni, con netta prevalenza femminile. La patologia ha probabilmente un esordio in età pediatrica, risulta asintomatica e si manifesta di solito in età adulta". Quindi Nadal è un caso eccezionale visto che è un uomo e che le prime manifestazioni della patologia risalgono a quando aveva 18 anni.
Le cause della malattia sono ancora ignote. "Abbiamo una serie di ipotesi e una di queste è che l’osso scafoide vada in necrosi per mancanza di vascolarizzazione per cause primitive o post-trauma; altri parlano di un processo anormale di ossificazione dello scafoide in età pediatrica e qualcuno altro sostiene che si tratti di una malformazione dello scafoide che successivamente va incontro a questa patologia", conclude il medico. "Infine studi spagnoli, non recenti, parlano di possibili carenze alimentari".