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Gas radioattivo in Italia, l'allarme dell'Ingv: "Ecco le zone colpite". Salute, conseguenze terribili

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Il radon fa paura. Il gas radioattivo che si trova nelle rocce e nel suolo è la seconda causa di tumori ai polmoni dopo il fumo. Una notizia che getta l'Italia nel panico, visto che alcune zone risultano più a rischio di altre. A confermarlo la mappa pubblicata dall'istituto INGV, che prende in considerazione tre comuni di diversi distretti vulcanici della regione Lazio: Ciampino, Celleno e Caprarola (alto). Risultato? Per il primo un potenziale geogenico di radon basso, per il secondo medio e infine per il terzo elevato. 

 

 

Più nel dettaglio le zone con basso potenziale sono quelle dei Colli Albani a sud di Roma. Mentre le zone dei Monti Vulsini e dei Monti Cimini mostrano un più elevato rischio che diventa alto se ci si sposta a Caprarola appunto. La ricerca ha dimostrato che nelle aree con potenziale geogenico medio ed alto è presente una corrispondenza tra il contenuto di radionuclidi nelle rocce affioranti, le concentrazioni di radon nel suolo e la presenza di elevati valori di radon indoor.

 

 

Ma cos'è l'elemento chimico che fa paura? Il radon è un gas inodore e incolore che rappresenta una delle fonti principali alla radioattività naturale di fondo nel pianeta. A basse concentrazioni la sostanza è innocua, ma in quantità più elevate rischia di avere drammatici effetti sulla salute. Il vero pericolo per la salute sono i prodotti del suo decadimento: il piombo (Pb), il polonio (Po), il bismuto (Bi), anch’essi radioattivi. Il gas riesce a migrare dal suolo o dai materiali dell'edificio e penetrare all’interno dei luoghi chiusi attraverso le fessure come le giunzioni delle pareti e il pavimento e si può trovare maggiormente nelle cantine e nei piani terra. 

 

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