Plutone, il vulcano di ghiaccio: "Nuove possibilità di vita", il piano in caso di guerra nucleare
Il miglior rifugio in caso di guerra nucleare e disastro radioattivo? Potrebbe essere su Plutone. Una storia che assume i contorni di quella serie tv di successo in cui pochi superstiti alla distruzione del Pianeta a causa del nucleare riescono a trovare riparo fuggendo in orbita. Ma dicevamo di Plutone, dove potrebbero essere possibili forme di vita.
La scoperta è stata fatta grazie alle immagini catturate dalla missione New Horizons della Nasa: è stata rilevata la presenza di vulcani di ghiaccio, che sono il segnale della possibile esistenza di forme di vita. Ciò rimette in discussione tutto ciò che si sapeva finora su Plutone e le sue lune, anche se già nel settembre 2016 gli astronomi avevano annunciato che la calotta bruno-rossastra che ricopre il Polo Nord di Caronte è composta da ‘topine’, macromolecole organiche che possono essere ingredienti per la vita.
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“Abbiamo trovato una regione di vulcani ghiacciati molto grandi che non assomigliano a nulla di quanto visto finora nel sistema solare”, ha dichiarato Kelsi Singer, autore dello studio pubblicato du Nature Communications nonché ricercatore senior presso il Southwest Research Institute di Boulder, in Colorado. La regione si trova a Sud-Ovest della calotta glaciale dello Sputnik Planitia, che copre un antico bacino di impatto che si estende per mille chilometri di diametro. I vulcani di ghiaccio si sono probabilmente formati in più “episodi” ed erano probabilmente attivi da 100 milioni a 200 milioni di anni fa.