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Stephen Hawking, l'ultimo mistero sulla sua lavagna: "Sono un mostro marino"

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Disegni, scarabocchi, battute ed equazioni campeggiano ancora sulla lavagna che Stephen Hawking aveva fatto incorniciare e appendere nel suo ufficio. Quei simboli erano stati vergati dagli scienziati che parteciparono alla conferenza su "Superspazio e supergravità" tenuta a Cambridge nel 1980. Il loro significato, però, aspetta ancora di essere decifrato. Ecco perché - come riporta il Corriere della Sera - viene definito come l'ultimo mistero lasciato irrisolto dal fisico.

 

 

 

La lavagna adesso è esposta al Museo della Scienza di Londra. E i curatori sperano che qualcuno dei partecipanti alla conferenza di 42 anni fa si affacci per aiutare a decodificare gli enigmi. Pare - come riporta Dagospia - che tra le battute rimaste indecifrate sulla tavola nera ci sia anche una frase che recita: “I am a sea monster”, ovvero "Sono un mostro marino". 

 

 

 

Alla mostra londinese, però, non c'è solo quella lavagna. E' stato raccolto quasi tutto il contenuto dell'ufficio di Stephen Hawking: un modo per rendergli omaggio non solo come scienziato, ma anche come comunicatore e come persona in grado di convivere con una malattia neuro-degenerativa. Tra gli oggetti esposti, per esempio, c'è anche la sua ultima sedia a rotelle, che era allo stesso tempo il suo ufficio mobile, il suo supporto di ventilazione e la sua voce, il modo in cui comunicava le sue idee. 

 

 

 

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