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Vaccino contro il tumore, "sarà presto disponibile". Maria Rescigno, il siero che sconfiggerà il cancro

Maria Rescigno

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Maria Rescigno, 53 anni, docente di Patologia generale e prorettrice vicaria con delega alla ricerca di Humanitas University Milano, guida un "progettone", un vaccino terapeutico contro il tumore. Contro melanoma e sarcoma metastatici finanziato da Fondazione Airc. "Siamo poco più di cinquanta, otto gruppi di ricerca. Allo studio partecipano anche le università di Bologna, quella del Piemonte Orientale, Milano Bicocca e l'Istituto Pascale di Napoli", spiega in una intervista a Il Messaggero.

 

 

Un vaccino che non sarà preventivo ma terapeutico: "L'immunoterapia ha cambiato la prognosi di alcuni tumori come il melanoma fino a poco fa considerati incurabili, tuttavia c'è ancora una percentuale di pazienti, circa il 40 per cento, che non risponde a questi trattamenti che usano i cosiddetti inibitori dei check point immunitari. Farmaci che tolgono il freno al sistema immunitario e lo indirizzano contro il tumore. In molti casi la risposta immunitaria non viene attivata e occorre un rinforzo", aggiunge la Rescigno. E il rinforzo è appunto il vaccino che al momento non è ancora disponibile.

 

 

"Per il vaccino utilizziamo una caratteristica della cellula tumorale. Che, di fatto, è una cellula stressata perché costretta a mutare in continuazione. Questa condizione la porta a esprimere antigeni che noi abbiamo selezionato attraverso molti esperimenti. Nella nostra ricerca ne abbiamo scelti otto. Sono come bandierine che indicano alle nostre difese quali sono i nemici da attaccare. Il vaccino non è ancora disponibile ma ci stiamo avvicinando", promette. Non solo. Il vaccino stimola la risposta immunitaria: "È progettato appositamente contro uno specifico tipo di tumore. In questo modo la terapia potrebbe agire con maggiore efficacia".

 

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