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Omicron, il report che preoccupa gli esperti: ecco il suo effetto sui vaccini nel giro di due settimane

La variante Omicron

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Contro Omicron i vaccini attualmente in circolazione non riescono a proteggerci del tutto. A confermare quella che fino ad ora era solo una preoccupante ipotesi la Coalizione internazionale delle autorità regolatorie dei medicinali (Icmra), di cui fa parte anche Aifa. Le evidenze degli esperti sono tutte contenute all'interno di un report. Lo studio ha analizzato diversi casi, come quello di Israele. Qui, dal 40 per cento di casi positivi, è emerso che la transizione Delta-Omicron è avvenuta molto rapidamente, nel giro di due settimane. Non solo, il calo dell'efficacia del vaccino Pfizer è avvenuta a partire dalla seconda settimana del dicembre 2021 e in tutte le fasce di età. 

La diminuzione della protezione, è invece quanto scoperto in Canada e Gran Bretagna, può essere fermata da un richiamo. Il booster può dunque ripristinare alti livelli di protezione nel periodo immediatamente successivo alla somministrazione del vaccino. "Esaminando i dati sull'impatto di Omicron - commenta l'Agenzia europea del farmaco - i partecipanti hanno concluso che gli attuali vaccini offrono una minore protezione contro le infezioni e le malattie lievi causate da questa variante. Tuttavia, la vaccinazione continua a offrire una notevole protezione dal ricovero e dal Covid-19 grave con Omicron, soprattutto dopo una dose di richiamo. Sta diventando sempre più chiaro che è necessaria una dose di richiamo per estendere la protezione del vaccino".

Lo stesso Andrea Crisanti, professore di microbiologia all'università di Padova, ha ricordato che "se avessimo avuto un vaccino capace di indurre un'immunità di 2-3 anni, oggi non saremmo in questa situazione". Da qui la necessità di produrre nuovi sieri. 

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