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Apocalisse, ecco la fine del mondo anche domani: la terrificante teoria scientifica

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In un libro, appena pubblicato, La fine di tutto (Dal punto di vista astrofisico), si prefigura possibili scenari di una apocalisse. Ci sarebbe un piccolo "difetto di fabbricazione nel tessuto stesso del cosmo che potrebbe mandare tutto all'aria in qualsiasi momento. Per l'instabilità intrinseca del sistema e, in particolare, del campo di Higgs: è grazie a lui - e al valore detto vuoto di Higgs se il mondo delle particelle si trova in perfetto equilibrio e abbiamo un corpo ma, purtroppo, quel vuoto è falso; cioè, ce ne sarebbe uno migliore e, se l'universo lo scoprisse, correrebbe subito verso il vuoto vero", si legge.

 

"Rapido, pulito, indolore e capace di distruggere assolutamente ogni cosa". Secondo il Giornale, "l'effimero portato all'ennesima potenza. . C'è anche una teoria stramba e divertente e, soprattutto, ha le sue probabilità (uno scienziato come Roger Penrose ne sostiene una versione). Si parla di scenario ecpirotico, parola di origine greca che evoca una conflagrazione, ovvero «"una spettacolare collisione tra due brane tridimensionali adiacenti, una delle quali contiene quello che più tardi diventerà il nostro intero cosmo", riporta il manoscritto di Katie Mack.

 

 

"Dopo l'incontro/scontro, le due brane vanno ognuna per conto proprio, dando vita a universi differenti, fino a che si riavvicinano, come un improvviso battito di mani cosmico e, a quel punto, si ricomincia, in un eterno rimbalzo di avvicinamenti, allontanamenti, nascite di universi, riavvicinamenti e distruzione", scrive il Giornale. In più, con "l'allettante possibilità che l'informazione possa trasmettersi da un ciclo all'altro", si legge nel libro edito da Neri Pozza. Se ne potrebbe addirittura trovare la prova, nelle "onde gravitazionali primordiali. In questa giostra cosmica, il Big Bang capita, e ricapita. Insomma è finita ma, forse, non proprio del tutto", conclude il Giornale.

 

 

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