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Covid, Vittoria Colizza e i vaccini: "Terza dose, quando si dimezza l'efficacia". Scenario inquietante
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"Il picco? Ci raggiungerà rapidamente": la profezia viene fatta da Vittoria Colizza, direttrice del laboratorio EPIcx a Parigi e punto di riferimento del governo francese per tracciare le rotte della pandemia. Secondo lei, il numero più alto di casi arriverà "intorno alla metà del mese o poco dopo, portando successivamente a un calo della pressione sugli ospedali". Facendo un confronto con Londra, dove i positivi sono in diminuzione, ha detto: "In Italia la quarta ondata è partita con qualche giorno di ritardo, quindi è probabile che occorra un po' di tempo in più".
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Restano due però gli elementi cruciali. L'"endemizzazione" e l'efficacia dei booster. "Un possibile scenario verso l'endemia è l'acquisizione di strati successivi di immunità negli individui, dati da precedenti infezioni e dal vaccino, fino ad arrivare a un'immunizzazione contro le forme gravi sufficiente da rendere l'impatto sanitario gestibile - spiega la professoressa -. Ma non sappiamo con quali scale di tempo, se in sei mesi o tre anni. Sempre che non spuntino nuove varianti con maggior patogenicità o evasione immunitaria. Cosa che al momento non si può escludere". Inoltre, studi britannici "stimano che se si sono fatte le prime due dosi con Pfizer la protezione dalla malattia sintomatica è intorno al 65% dopo 2-4 settimane dal richiamo Pfizer e al 75% circa se fatto con Moderna. Dopo 5-9 settimane si passa al 55% con il booster Pfizer e al 70% con Moderna, mentre a distanza di 10 settimane le protezione è intorno al 50% con un richiamo Pfizer. Ma la protezione contro l'ospedalizzazione per Omicron rimane molto alta".
Parlando della proposta di rendere il bollettino dei contagi settimanale, invece, la Colizza ha commentato: "Non ne capisco il senso. I dati vanno sempre comunicati in assoluta trasparenza e dobbiamo continuare a sorvegliare giornalmente l'epidemia per esigenze di gestione e controllo. Si rischierebbe di far aumentare ancor di più l'ansia nella popolazione con dei numeri integrati su sette giorni, in quanto molto più alti". La sua proposta - come ha spiegato a La Stampa - è quella di integrare i numeri giornalieri con quelli del trend settimanale.
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Anche fare una distinzione tra i ricoveri - a suo dire - "non basta a risolvere il problema della pressione che il virus sta esercitando sugli ospedali". Poi ha aggiunto: "Per i positivi bisognerebbe creare pur sempre reparti specialistici riservati soltanto a loro e questo non attenuerebbe i problemi per chi ha carenze di personale e di letti". Infine, parlando della possibilità di fare altri richiami dopo il booster, la Colizza ha detto: "È troppo presto per dirlo, ma non mi meraviglierei se servissero altre dosi. In un anno abbiamo avuto tre varianti che hanno generato tre-quattro diverse ondate, l'ultima con due varianti sovrapposte".
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