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Omicron e vaccino, il Ceo di Moderna: "La terza dose? Mi stupirei se reggesse". Ecco cosa ci aspetta

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L'efficacia del vaccino è destinata a calare. Con l'arrivo della nuova e ben più contagiosa variante Omicron, l'amministratore delegato di Moderna ha messo in guardia i Paesi. Ospite di una conferenza sanitaria organizzata da Goldman Sachs, Stephane Bancel ha spiegato che "la quarta dose del vaccino sarà necessaria entro l'autunno 2022" in quanto l'efficacia del booster "è destinata a calare nei prossimi mesi". Tant'è che l'ad ha confermato: "Sarei sorpreso di ricevere nelle prossime settimane dati in base ai quali" la dose booster "tenesse bene nel corso del tempo. Mi aspetterei che non reggesse alla grande". Lo stesso non si può dire del virus che per Bancel non scomparirà, ma saremo noi a doverci convivere. 

 

 

 

Per questo è necessario ricorrere alla quarta dose, che, secondo uno studio citato dal primo ministro israeliano Naftali Bennett, aumenta di cinque volte gli anticorpi. E questo a solo una settimana di distanza dall'inoculazione. Nonostante alcuni esperti siano convinti che la Omicron riesca a bucare i vaccini, la campagna vaccinale è e rimane l'arma più incisiva per frenare il Covi-19. Lo stesso Bancel ha reso pubblica la notizia di un nuovo siero in grado di contrastare anche la nuova mutazione del coronavirus. Questo, però, non sarà pronto prima di due mesi. 

 

 

I dati del Regno Unito hanno rilevato che i vaccini con due dosi di Moderna e Pfizer sono efficaci solo per il 10 per cento circa nel prevenire l'infezione sintomatica causata da Omicron 20 settimane dopo la seconda dose. Lo stesso studio, pubblicato dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, ha poi scoperto che le dosi di richiamo sono efficaci fino al 75 per cento nel prevenire l'infezione sintomatica due settimane dopo aver ricevuto l'iniezione. Percentuali ancora troppo basse per dormire sonni tranquilli. Da qui la necessità di ricorrere ai vaccini e al loro richiamo.

 

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