Moderna "frena" la campagna vaccinale: i dubbi sugli effetti collaterali e la terza dose
Prime difficoltà con il richiamo del vaccino contro il Covid. Ora che il governo ha annunciato il via libera al "booster" e gli italiani sono corsi in massa a vaccinarsi, il timore è che le fiale scarseggino. Una soluzione è stata trovata da Moderna che segnala 21.6 milioni di dosi somministrate rispetto ai 20.8 milioni di fiale distribuite. Il motivo? L'autorizzazione dell'Aifa che ha concesso l'utilizzo della mezza dose di Moderna per il "booster". Un permesso che ha dato al colosso statunitense la possibilità di "raddoppiare" la propria disponibilità.
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Fin qui tutto è filato liscio, se non fosse che, come ricorda Il Tempo, chi ha ricevuto Pfizer è restio a farsi inoculare un siero differente. Anche perché la vulgata vorrebbe effetti collaterali più intensi dopo la vaccinazione con Moderna. Voci comunque smentite dall'ultimo "Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19" dell'Aifa, dove si legge addirittura che gli effetti avversi sarebbero inferiori rispetto a quelli causati di Pfizer.
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Per questo molti vaccinati preferiscono attendere l'arrivo di Pfizer per farsi somministrare la terza dose del vaccino. Una situazione che potrebbe mandare il tilt la campagna vaccinale e a cui diverse Regioni hanno deciso di rispondere organizzando Open Day. È il caso del Lazio con la caserma Verdirosi a Rieti aperta a tutti coloro che vogliono ricevere Moderna.
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