Vaccino, studio-choc su Omicron: "Quando buca il siero". C'è solo una via per salvarsi
Uno studio pubblicato su Nature dimostra quello che si sospettava da un po’ di tempo, ovvero che due dosi di vaccino non bastano per neutralizzare la variante Omicron. Allo stesso tempo, però, il booster a mRna (quindi il richiamo fatto con Pfizer e Moderna) risulta essere molto più efficace nel contrastare il Covid. “Segnaliamo una quasi totale mancanza di attività neutralizzante contro Omicron - si legge nello studio - nei sieri policlonali di individui vaccinati con due dosi e di individui convalescenti, così come la resistenza a diversi anticorpi monoclonali in uso clinico”.
“Tuttavia - prosegue - le immunizzazioni di richiamo mRna in individui vaccinati e convalescenti hanno portato un aumento significativo dell’attività neutralizzante del siero contro Omicron”. A proposito dell’ultima variante, che con la sua contagiosità sta facendo riscrivere tutti i record di contagi, la Food and Drug Administration ha messo in guardia gli americani dai test antigenici: “I dati preliminari indicano che tali test possono rilevare la variante Omicron ma potrebbero avere una minore sensibilità”.
Nel frattempo in Italia per affrontare al meglio la variante Omicron e la sua iper contagiosità (senza però un aumento nello sviluppo della malattia) è stato chiesto un parere al Cts, che si è espresso positivamente sulla riduzione della quarantena a 5 giorni e tampone per i vaccinati con la terza dose. Nel caso dei positivi, basterà invece una quarantena di 7 giorni anziché 10 e un tampone negativo.